PoliticaPrimo Piano

Princiotta e Sorbello: commissione d’indagine asili nido e inquinamento fuori controllo

“Non si hanno più notizie della richiesta di istituire una commissione d’indagine in consiglio comunale, sulla gestione degli asili nido e sulla refezione scolastica”. Così scrive Simona Princiotta nel suo post su un social per dire semplicemente alla pubblica opinione da chi e come siamo amministrati. Il volo scelto dall’amministrazione comunale siracusana è davvero basso e il profilo conveniente; ma tratta un sentiero ideologico e politico in un groviglio di situazioni confusionari e senza logica e nemmeno il buon senso necessario. Come il formarsi di un nuovo spazio e tempo per separare l’inseparabile. Ci sono al Vermexio più veleni che atti approvati.

“La richiesta per istituire una commissione d’indagine per gli asili nido, non è stata più inserita fra i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale – scrive ancora la Princiotta – e addirittura per evitare che si tratti l’argomento s’impedisce alla seconda commissione (politiche sociali, cultura e scuola) di eleggere un nuovo presidente (in sostituzione ai tantissimi dimissionari) pur di tenere bloccati i lavori. Grave appare poi – la Simona Princiotta – che le consigliere del Pd non si presentano alle convocazioni per impedire il raggiungimento del numero legale e la maggioranza si rifiuta di esprimere una candidatura. Tutto va bene, pur di mantenere ferma da quattro mesi i lavori della commissione più importante per la città, e chissà per cosa e perché”.

Di solito l’ostruzionismo è attuato dalle opposizioni, ma al Vermexio, evidentemente, i ruoli si sono invertiti. La Princiotta parla anche “d’inciuci” e di piagnistei alle istituzioni, mentre e dall’altra parte si blocca tutto l’apparato amministrativo di un settore vitale e importante.

Vi è poi la vicenda legata all’inquinamento dell’aria, portata avanti da Salvo Sorbello già da molto tempo; ma l’amministrazione comunale stavolta allarga gli “orizzonti” (dopo aver saputo di una denuncia particolareggiata alla Prefettura di Siracusa in merito e con lo stesso oggetto) e tenta la carta della denuncia in procura. Ma già l’Arpa invia continuamente in procura le rilevazioni; diventa così un doppione per una delle tante soluzioni pensate e dal sapore prettamente politico. Ma il pm10 (le micidiali polveri sottili) che si registra nell’ambiente cittadino è provocato innanzitutto dalla circolazione stradale, dove le responsabilità attengono alla funzione del capo del municipio, il sindaco pro tempore, e tratta la regolamentazione del traffico e delle caldaie a gas che inquinano, entrambi fuori controllo. Le attribuzioni non si possono scaricare come una faccenda di tattica politica. La centralina di rilevamento è sparita e dal Palazzo non hanno nemmeno tenuto conto che la denuncia di tale siffatta condizione è arrivata da un consigliere comunale, non fosse altro per la mera cortesia istituzionale; un comportamento che appare come chi non si preoccupa della denuncia pubblica che i media diffondono. E non è davvero possibile dribblare contemporaneamente i media, il consiglio comunale e gli ignari cittadini confusi in una città che è fuori controllo nella quasi totalità della gestione della cosa pubblica, e dove gli avvisi pubblici e le denunce arrivano cronometrati e al momento studiato, quindi voluto. Il municipio deve essere una casa di vetro, dove tutti possono vedere che cosa sta succedendo dentro.

Concetto Alota

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *