Priolo, Beniamino Scarinci (Fdi): ” Sindaci del Polo Industriale e i Sindacati si facciano sentire sulla cessione di Lukoil”
I Sindaci del Polo Industriale e i Sindacati si facciano sentire sulla cessione di Lukoil.
Nei giorni scorsi il Sindaco di Melilli, di Augusta e il Commissario Strordinario di Priolo hanno firmato un documento con il quale chiedono al Ministero dell’Ambiente di rivedere i limiti degli inquinanti nei reflui industriali da inviare al depuratore IAS per il periodo transitorio e fino a quando non saranno realizzati gli investimenti di ambientalizzazione presso l’impianto di depurazione consortile.
Questa nota non è un attacco contro nessuno, anzi al contrario è un appello all’ unità dei Sindaci dell’area industriale, compreso il Sindaco di Siracusa che non ha firmato la nota sopra citata, e a tutti i sindacati ad andare oltre quelle che sono le problematiche legate all’IAS per affrontare in maniera complessiva la situazione dell’area industriale. In questi giorni stiamo leggendo vari articoli sulla cessione degli impianti della Lukoil alla società Goi Enenrgy, ramo energetico di Argus New Energy Fund, fondo di private equity e di gestione patrimoniale con sede a Cipro, il 13 Aprile u.s. è stato firmato il decreto di vendita con prescrizioni da parte del Governo Centrale, mi sarei aspettato da parte delle istituzioni del comprensorio industriale una qualche forma di documento condiviso da presentare al tavolo del governo che desse, a proposito di prescrizioni, delle indicazioni su questa cessione frutto dell’esperienza di chi vive e subisce il polo industriale quotidianamente in senso positivo ma anche negativo. Tenuto conto che Eugene Maniakhine, rimarrà praticamente al suo posto, anzi dopo la fusione con Goi Energy, oltre ad essere Direttore Generale di Isab è diventato il Presidente del CDA, sarebbe opportuno portare a conoscenza del governo alcune considerazioni su questi 15 anni di gestione Russa della più grande raffineria
italiana, in particolare si “potrebbe” evidenziare che a parte gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, gestiti tra l’altro con gare d’appalto, svolte spesso all’estero e aventi ai fini dell’aggiudicazione l’unica condizione del prezzo più basso senza tenere conto quasi mai di know-how, organizzazione aziendale, sicurezza e quanto altro serve al fine di effettuare i lavori regola d’arte, come dicevo, a parte questo in questo territorio abbiamo assistito solo ad una sequela di proclami di investimenti su nuovi impianti da parte di Lukoil, l’ultimo piano di investimenti risalente al 2020 non ha visto andare in porto un solo nuovo investimento, la stessa vicenda della mancanza di un AIA adeguata di IAS è una problematica che già è sotto i riflettori da un decennio ed in tutti questi anni mai la Lukoil ha attivato un percorso autorizzativo e realizzativo di un proprio impianto di depurazione, adagiandosi di volta in volta sul fatto che la proprietà del depuratore IAS fosse Regionale e ritenendo quindi di essere al riparo da provvedimenti della magistratura. Relativamente ai mancati investimenti è importante considerare gli enormi utili che il colosso Russo ha realizzato nell’ultimo triennio proprio a causa del conflitto che la Russia ha avviato in Ucraina, nonostante, infatti l’embargo del petrolio e tutte le problematiche e le sanzioni legate alla fornitura del gas, il colosso Russo ha visto moltiplicare il proprio fatturato grazie all’incremento dei prezzi di carburante ed energia. Appare oggi quanto mai curioso che Michael Bobrov, amministratore delegato di Goi Energy, abbia deciso di lasciare al suo posto il Russo Maniakhine e se non sappiamo cosa garantisca al gruppo Cipriota di certo sappiamo che sul nostro territorio manterrà i comportamenti che ho elencato sopra e che hanno caratterizzato gli ultimi 15 anni, per di più il manager Russo ha preteso di essere affiancato da un altra Russa, Vera Pavlova, già viceconsole e membro del corpo diplomatico Russo, quest’ultima da “buona Russa” dovrà paradossalmente occuparsi della transizione futura verde di Isab!
In conclusione mi sento di lanciare un appello al fine di trovare un momento unico di confronto nel quale le istituzioni locali, i sindacati e le rappresentanze politiche possano trovare una sintesi che in tema di prescrizioni possa garantire un futuro chiaro e certo in tema di ambientalizzazione, investimenti e sviluppo, nonché regole certe nelle procedure di affidamento dei lavori con particolare attenzione al tema della sicurezza della futura raffineria Goi Energy