Priolo, controlli sui lavoratori di cantieri in zone a rischio coronavirus
L’invito del primo cittadino è esteso anche agli studenti e a tutti coloro che provengono dalle regioni maggiormente colpite. Indispensabile mettersi in contatto urgente con il proprio Medico di famiglia e con il dipartimento di prevenzione Asp e osservare, in via precauzionale, anche se asintomatici, Una quarantena volontaria di 14 giorni , presso la propria abitazione. Si consiglia di seguire le indicazione del Medico e non recarsi al Pronto Soccorso.
Il Sindaco Gianni è in costante contatto con l’Assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che ha confermato come in questo momento la Sicilia non rientri tra le regioni in stato emergenziale, non avendo rilevato un focolaio autoctono. Su oltre 100 tamponi eseguiti, solo 4 sono risultati positivi, i 3 riscontrati a Palermo e uno a Catania, una donna tornata dalla Lombardia, comunque epidemiologicamente connessi al cluster originario dell’area nella quale è stata individuata una zona rossa.
Tra le misure adottate a Priolo dal Sindaco Gianni, l’attivazione delle procedure di Protezione Civile e, nell’ambito della prevenzione e del contenimento del virus, la sanificazione di tutte le strutture pubbliche, comprese le scuole, che avverrà nei prossimi giorni. I cittadini sono invitati ad osservare le prescrizioni in termini di igiene, prima tra tutte quella di lavarsi costantemente le mani con sapone o disinfettante.
L’emergenza Coronavirus ha spinto la Regione Siciliana ad emettere, attraverso un video online, disposizioni urgenti per contrastare la diffusione dell’epidemia nell’Isola. Chiunque sia arrivato dalle zone dei focolai o sia venuto a contatto con possibili casi infetti dovrà comunicare al Dipartimento di Prevenzione Asp l’eventuale permanenza, dal 1 febbraio 2020, nei seguenti comuni della Lombardia: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Terranova dei Passerini e infine Vò, comune del Veneto.
Inoltre, vige l’obbligo di segnalare al medico di famiglia o al Servizio Igiene e Sanità Asp l’eventuale rientro in Sicilia negli ultimi 14 giorni da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna.
Oltre al 112 e al 1500, numero telefonico del Ministero della Sanità, la Regione ha attivato anche un numero verde, 800458787, da chiamare solo se si sospetta di aver contratto il virus.