Priolo, discariche abusive e lastre di eternit disseminate sul territorio
Con una mail inviata, tra gli altri indirizzi, anche all’ufficio urbanistica del Comune di Priolo e alla Polizia Provinciale, Legambiente, Circolo Anatroccolo, ha segnalato una serie di siti lungo l’area priolese, in cui sono stati abbandonati rifiuti di ogni genere. Discariche abusive a cielo aperto, che rappresentano una bomba ecologica non di poco conto se si considera che in alcuni di essi vi siano anche lastre di eternit, quindi di amianto, nocive per la salute umana.
Qui di seguito, la lettera scritta da Pippo Giaquinta, responsabile di Legambiente Priolo.
Ancora una volta ci viene segnalato dai cittadini attivi nel territorio priolese la presenza di cumuli di rifiuti abbandonati che deturpano ed inquinano pericolosamente l’ambiente.
Trattasi di rifiuti urbani ingombranti e speciali , quali , plastica, mobili, legno, alluminio, copertoni,latte metalliche residui di coibentazioni , residui di carrozzerie etc….., ma cosa ancora più grave è la presenza di lastre di eternit contenente amianto, la pericolosissima fibra che volatilizzandosi nell’ambiente circostante mette a rischio serissimo la salute dei cittadini.
Il luogo dell’abbandono dei rifiuti è in contrada Biggemi , nei pressi della strada di servizio autostradale di Priolo alla fine della via monti Climiti , una strada divenuta discarica abusiva che al riempimento qualcuno dà fuoco per fare spazio ad altri rifiuti etc…..
Altri cumuli di rifiuti soprattutto lastre di eternit contenenti amianto sono segnalate di fronte alla cava ex Sardamag accanto ai cassonetti per la raccolta dell’indifferenziato ed altri cumuli sono segnalati ancora una volta presso il passaggio a livello della ex SITECO.
Ancora rifiuti sparsi nel territorio sono segnalati presso via Pindemonte area ASI.
Una situazione di degrado del territorio generalizzata che mette in luce una mancanza generalizzata di controllo del territorio non più accettabile. Come non più accettabile è la presenza di cassonetti stradali nelle periferie del paese che sono diventati un incentivo allo smaltimento indifferenziato e un disincentivo della raccolta differenziata.
Una vera raccolta differenziata si fa coprendo la raccolta dei materiali porta a porta in tutto il territorio comunale contrade comprese e con un controllo del territorio più capillare , utilizzando le moderne tecnologie di video sorveglianza e creando un apposito nucleo di controllo e repressione. Nopn si dica che mancano i fondi.
Ciò ancora una volta è indice di inciviltà e mancanza di rispetto del proprio territorio e dell’ambiente da parte di cittadini che non hanno alcuna sensibilità e rispetto ambientale.
Chiediamo pertanto un intervento urgente da parte degli organi di controllo e della amministrazione con una azione più incisiva nella individuazione e repressione dei responsabili di tali atti criminosi verso l’ambiente.