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Priolo, la corte dei conti condanna sindaco e 12 consiglieri comunali

La Corte dei conti ha inflitto la condanna al risarcimento dei danni a favore del comune, nei confronti del sindaco, di dodici consiglieri comunali e del segretario generale del tempo. I giudici amministrativi hanno accolto in parte la richiesta avanzata dalla procura regionale, imponendo agli amministratori del comune di Priolo di pagare ciascuno una somma pari a 39 mila euro. La vicenda è sempre legata alla “gettonopoli” priolese, con l’esito di una delibera da parte del consiglio comunale, risalente al 2003, con la quale veniva aumentato il gettone di presenza fino  a oltre 100 euro.

Intanto, la Procura della Repubblica di Siracusa ha impugnato il rigetto, da parte del gip del tribunale, del sequestro dei beni nei confronti del sindaco di Priolo Gargallo, e di altri ex consiglieri comunali. L’istanza, avanzata dal pm Tommaso Pagano, che rientra nell’ambito dell’inchiesta “Gold coins”, la cosiddetta “gettonopoli” al comune di Priolo Gargallo, è stata inoltrata al tribunale della libertà di Siracusa, che ha fissato l’udienza per il 15 febbraio prossimo. La stessa richiesta era stata avanzata dalla Procura nei confronti di Boscarino, Candelargiu, Cardillo, Lombardo e Marsala, per i quali il gip del tribunale ha disposto il sequestro preventivo ai fini della confisca di somme pari, complessivamente, a 356 mila 579 euro. A seguito di perquisizione e di accessi presso banche, disposte dalla magistratura siracusana, sono state sequestrate dalla polizia giudiziaria somme per un ammontare di 123 mila 678 euro.

La magistratura aveva anche chiesto a carico del primo cittadino priolese la misura cautelare del divieto di dimora, che il giudice per le indagini preliminari ha, però, rigettato. Per la Procura di Siracusa vi un quadro probatorio convergente per contestare a tutti e diciassette indagati, ai quali è stato notificato l’avviso di conclusione indagine, i reati di abuso di ufficio per tutti e tentativo di estorsione in danno del segretario comunale soltanto per il sindaco Rizza fino all’anno 2013, riguardano la vicenda relativa agli importi dei gettoni di presenza percepiti per la partecipazione ai lavori consiliari. Come si ricorderà, l’indagine è scaturita dalle dichiarazioni di un ex segretario comunale, il quale ha riferito di avere subito un’opera di delegittimazione, volta a demolire la sua figura di ufficiale di governo.

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