Priolo, omicidio Boscarino: la Procura produce alcune intercettazioni
La Procura ha depositato alla corte d’assise d’appello di Catania (presidente, Rosario Cuteri, a latere, Stefania Scarlata) le intercettazioni di un processo per traffico di stupefacenti, in cui erano stati coinvolti i fratelli Christian e Roberto De Simone. Il sostituto procuratore Gaetano Bono ha prodotto le intercettazioni nelle parti in cui vi siano elementi cronologicamente concomitanti con l’esecuzione dell’omicidio di Alessio Boscarino, il 24enne priolese, ucciso la sera del 4 dicembre 2016 mentre si trovava ai giardinetti di via Tasso. La corte ha deciso di acquisire le intercettazioni, fissando una nuova udienza per metà novembre, quando avverrà l’interlocuzione proprio sul contenuto delle intercettazioni.
All’udienza di ieri è stato esaminato un giardiniere che nel 2018 ha eseguito la pulizia del terreno, davanti all’area di servizio abbandonata, a pochi passi dal centro abitato di Priolo, in cui Christian De Simone aveva nascosto l’arma e che egli stesso ha fatto ritrovare ai poliziotti. Il teste ha riferito di non avere visto alcun’arma in quella circostanza. Sono state acquisite dalla Corte le dichiarazioni testimoniali rese dalla proprietaria dell’area di servizio prima di sentire l’ex convivente di Roberto De Simone su alcuni aspetti di quella serata in cui fu ucciso Boscarino.
Imputati alla sbarra sono i fratelli De Simone e Davide Greco, condannati in primo grado alla pena dell’ergastolo. In una delle ultime udienze, Christian De Simone, nel confermare quanto dichiarato dal collaboratore di giustizia catanese Sebastiano Sardo, ha raccontato che da diverso tempo la vittima avrebbe minacciato i fratelli De Simone e girava per Priolo armato di mazza da baseball e con un pittbull al guinzaglio. La sera dell’omicidio i De Simone stavano consumando un panino in un locale pubblico di San Focà, quando sarebbe entrato Boscarino che li avrebbe apostrofati. Per risposta, Christian gli avrebbe dato due schiaffi e la vicenda sembrava essersi chiusa lì. Tornando a casa, però, hanno notato che la vettura di Roberto era stata danneggiata e le due mogli si sarebbero barricate in casa per paura di ritorsioni. Boscarino si trovava dietro l’angolo dell’abitazione e, a quel punto, Christian gli si sarebbe fatto incontro nonostante il fratello e Greco avessero cercato di farlo desistere dal suo intento, per sparare e ucciderlo.