Attualità

Priolo, un Largo dedicato all’operaio Salvatore Ganci

La mattina del 22 maggio del 2013, Salvatore Ganci, 39 anni, operatore d’impianto all’Isa Nord, ha salutato, come ogni giorno, la sua famiglia per andare al lavoro. Ma dalla zona industriale non è più tornato, perché, durante il suo turno, è stato ucciso dalla fuoruscita di gas tossico da un impianto. Il Comune di Priolo lo ha ricordato, oggi, intitolando a lui, ed a tutte le morti bianche che rappresenta, lo slargo antistante il II Istituto Comprensivo di Priolo, nell’area della Pineta:“Sono molto soddisfatta che il Comune ricordi il sacrificio di mio marito – ci ha detto Santina Romeo,  moglie di Salvatore Ganci – è terribile perdere un padre di famiglia che esce per andare al lavoro, per garantire il sostentamento dei propri cari. Averlo salutato normalmente e non averlo più rivisto vivo è una profonda ferita che, per tutti noi, non rimarginerà mai”. “Abbiamo voluto ricordare una vittima del lavoro intitolando lo slargo vicino alla scuol,a perché sia chiaro a tutti che per noi la sicurezza e la sacralità della vita sono al di sopra di qualunque strategia economica – conclude il sindaco di Priolo, Antonello Rizza – scoprire questa lapide, stamane, ha un altissimo valore simbolico. La sicurezza deve diventare innanzitutto un fatto culturale, un principio fondamentale di civile convivenza dal quale nessuno può prescindere. Ed i recenti luttuosi fatti di cronaca, che hanno, ancora una volta, coinvolto la zona industriale, rafforzano queste nostre durissime posizioni, le quali , comunque, hanno radici lontane nel tempo”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *