Priolo, vertenza Imef: deciso il blocco della portineria Eni
Il mancato rinnovo contrattuale di manutenzione edile alla Imef Srl, una delle aziende che operano all’interno di Syndial, mette a rischio il futuro degli stessi lavoratori. Dal 31 marzo saranno senza contratto.
Non abbiamo ricevuto, con tempismo, notizie confortanti, pertanto inevitabile è stata la protesta, esplosa stamani. Primi blocchi alle portinerie Eni e Versalis. Solidali con i 13 operai Imef i lavoratori del sito. In assenza di notizie rilevanti, domani allargheremo ulteriormente la protesta anche su altre portinerie.
Le segreterie di Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL, a questo punto, ritengono che l’unica novità degna di nota possa essere un incontro coordinato da Sua Eccellenza il Prefetto, alla presenza dei vertici di Syndial. Il problema nasce dal diniego, da parte della Syndial, di un colloquio con i sindacati di categoria per risolvere una questione, a questo punto, delicatissima, poiché i lavoratori a breve saranno senza contratto e già preavvisati del licenziamento che potrebbe decorrere dal 31 marzo. L’approssimarsi della scadenza, e il mandato chiaro da parte dei lavoratori, ci ha portato a stringere i tempi. Abbiamo aperto un canale con la Prefettura che mercoledi 22 marzo si è resa immediatamente disponibile a un primo confronto interlocutorio. Ha raccolto la nostra preoccupazione e quella dei 13 lavoratori interessati. Abbiamo chiesto, sostanzialmente due cose: salvaguardia di tutti i lavoratori Imef e immediato incontro con Syndial e aziende subentranti.
La Federazione Unitaria delle Costruzioni ha sottolineato l’inaccettabile mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori edili e delle loro segreterie provinciali.
A fianco dei segretari di categoria scendono in campo anche i tre segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil – rispettivamente Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò – i quali puntano i riflettori sull’anomala tendenza che sta permeando i rapporti tra le parti sociali con i lavoratori da una parte, e le aziende del polo industriale dall’altra. “E’ una situazione paradossale in cui siamo costretti ad alzare l’asticella della mobilitazione per riuscire ad avere un incontro con l’azienda e che rischia di comportare un problema di tenuta sociale”.
“Abbiamo dovuto prendere atto – sostengono i segretari provinciali di categoria, Saveria Corallo,Paolo Gallo e Salvo Carnevale – che finora non c’è stata alcuna riposta da Sindial. Siamo dinanzi a una nuova preoccupante frontiera del rapporto con il movimento sindacale. In questo modo si butta solo benzina sul fuoco. Alla preoccupazione per il futuro occupazionale, si aggiunge indifferenza per le rivendicazioni. Ormai siamo a una situazione incredibile. Ma oggi abbiamo dimostrato che non staremo a guardare inermi!”