Processo Open Arms: minacce ai tre pubblici ministeri
I pubblici ministeri del processo Open Arms: Marzia Sabella, Gery Ferrara e Giorgia Righi sono stati presi di mira con migliaia di messaggi di insulti e minacce indirizzate via social e di pesanti lettere intimidatorie rivolte ai magistrati al Procuratore generale di Palermo Lia Sava.
Un allarme giunto in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. I tre pm il 14 settembre hanno chiesto la condanna a 6 anni per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio del ministro Matteo Salvini.
La requisitoria del processo ha sollevato polemiche politiche e una violenta campagna social, con minacce di morte e insulti sessisti sotto le foto delle due pm del processo.
Minacce sono state rivolte anche ai familiari dei tre magistrati e lettere anonime inviate in Procura generale.
Post e minacce sono state trasmesse anche alla Procura di Caltanissetta, competente a indagare nei procedimenti che coinvolgono i magistrati di Palermo.
Sabella, Ferrara e Righi stanno valutando se perseguire civilmente e penalmente gli autori dei messaggi.
Intanto, il ministro dell’Interno Piantedosi ha spiegato di non avere mai assolutamente detto che sia ingiusta l’attività della magistratura, invitando tutti a controllare bene il testo ed il significato della sua dichiarazione.