Progetto Siracusa al sindaco Garozzo: “Dimettiti”
Le dimissioni dei consiglieri comunali centristi Scrofani e Spadaro apre di fatto una crisi nella giunta comunale. Il sindaco Garozzo si dice stupito del passo fatto dai due assessori, sostenendo che “Scrofani difetta nell’analisi politica o la sua scelta nasconde qualcosa che non ha voluto ammettere”. Le rubriche al Bilancio e alle Politiche sociali rimangono ad interim al primo cittadino che si riserva di affidare nuovi incarichi assessoriali.
Ma è anche la maggioranza in consiglio comunale che scricchiola, atteso che sono ben 7 i consiglieri centristi che potrebbero seguire Scrofani e passare all’opposizione in aula. In tale contesto politico e amministrativo entra a gamba tesa il leader di Progetto Siracusa, Ezechia Paolo Reale, che chiede al sindaco Garozzo di fare il gesto delle dimissioni: “Oramai avanti agli occhi di tutti, il fallimento dell’amministrazione Garozzo – dice Reale – non è un problema di cercare responsabilità, di allontanarsi prima che la nave affondi o di restare stoicamente sul ponte di quella nave. È la necessità per Siracusa, per la nostra città, di imboccare un percorso diverso, segnato da competenze e non da appartenenze, di visione strategica e non di tattica elettorale, di comunità e non di comodità personali”.
E’ questo che deve spingere il Sindaco ad un atto di responsabilità, a quelle dimissioni che possano rendere più celere un nuovo percorso, migliore per la città. Un percorso che non abbia necessariamente un colore politico e che crei legami ed entusiasmo e non divisioni ed odio. Le dimissioni del Sindaco sembrano oggi un atto dovuto, ma non contro la persona; piuttosto come ovvia conseguenza dell’inefficacia della sua proposta e della sua azione.”.
L’avv. Reale parla poi dei progetti intavolati 5 anni addietro: “Con Progetto Siracusa avevamo indicato questo percorso. Non siamo noi a non aver vinto, è stata la città a perdere: lo dicono questi ultimi 5 anni. Noi guardiamo al futuro e proporremo ancora alla città, con la stessa non ingenua fiducia, sia un programma costruito dai siracusani per i siracusani sia le persone capaci di realizzarlo”.