Progetto Torre Ognina, Ance: “La Giunta non ha più scuse”
“Il piano paesaggistico di Siracusa miete la sua seconda vittima innocente! Prima La Pillirina, ora anche Torre Ognina”. Lo afferma il presidente di Ance Siracusa, Massimo Riili, a proposito della recente bocciatura in conferenza dei servizi, del progetto di resort e non solo nella contrada marinara siracusana. Per gli edili quest’iniziativa “che avrebbe portato sviluppo e tutela nella nostra città, viene ostacolata dalla miope applicazione di norme che sono state calate dall’alto, della competenza di noti urbanisti formatisi nel chiuso delle stanze di un ufficio di provincia”.
Ance aveva chiesto un piano paesaggistico diverso da quello adottato, “capace di tutelare il territorio, senza però trascurarne lo sviluppo in termini sociali ed economici, ma per fare questo occorrevano competenze qualificate e trasversali che, per ovvie ragioni, la locale Soprintendenza non poteva in alcun modo garantire”.
“Ed invece – dice Riili – ecco partorito un bel catalogo di retini colorati, messi dove una pavida impostazione del “no” preconcetto poteva garantire solo la serenità dei progettisti, che non hanno mai fatto nessun approfondimento di sviluppo del macrosistema interessato, semplicemente perché non era il loro mestiere. Ad Ognina preferiscono salvaguardare il degrado esistente fin sulla costa e bocciamo un progetto di un investitore folle che di Ognina vorrebbe promuovere le risorse costiere attraverso la realizzazione di un’azienda agricola biologica con istituto di culinaria, di una struttura turistico ricettiva e di residenze alberghiere private, e persino un campo da golf, mettendoci del suo circa 140 milioni di euro.
Per Ance, insomma, s’è persa una e più opportunità: “Dalla creazione di nuovi posti di lavoro, alla formazione e tirocinio professionale per gli addetti al lavoro ricettivo, dal miglioramento e potenziamento delle carenti reti idrica e fognaria comunale” Da ciò, la al Sindaco di riappropriarsi dei suoi poteri:” il Comune ha sbagliato clamorosamente a chiedere alla Regione una specie di nullaosta preventivo per la variante al PRG, ma la Regione ha risposto che non serve, suggerendo di andare un po’ a studiare, visto che la variante è tutta di competenza locale, del Commissario che sostituisce il Consiglio Comunale, per cui la Giunta non ha più scuse”.