Se te lo fossi perso

Qualunquemente, condanna a 3 anni per l’ex sindaco di Priolo Antonello Rizza

Il tribunale ha condannato a 3 anni di reclusione l’ex sindaco di Priolo, Antonello Rizza, nell’ambito del processo scaturito dall’operazione “Qualunquemente”. Una pena inferiore rispetto ai 15 anni, sollecitata dal pm Margherita Brianese. L’ex primo cittadino priolese è stato condannato per corruzione e abuso d’ufficio. E’ caduta l’accusa di associazione per delinquere, che era stata contestata. Rizza è stato anche condannato al risarcimento dei danni a favore del municipio priolese, di Giuseppe Benvenuto e della figlia Sara, che si sono costituiti parte civile al processo. Il tribunale ha, invece, respinto la richiesta di risarcimento danni avanzata dal deputato regionale penta stellato Giorgio Pasqua e dall’ex sindaco di Priolo, Massimo Toppi. Il tribunale ha condannato Beniamino Scarinci alla pena di 1 anno e 11 mesi  reclusione; Giuseppe Pinnisi a 5 mesi; Flora La Iacona a 1 anni, 11 mesi e 15 giorni (il pm aveva chiesto 5 anni di reclusione); Lucia Grasso 1 anno, 2 mesi e 15 giorni in continuazione (il pm  aveva richiesto 3 anni e 6 mesi) ed ancora, Paola Scalogna condannata a 4 mesi e 15 giorni; Carlo Auteri a 1 anno e 2 mesi per voto di scambio; Giuseppa Arcidiacono a 8 mesi e 10 giorni; Sebastiano Mazzone a 8 mesi e 10 giorni e Marco Angelino a 8 mesi.
Sono stati assolti, invece, Giiseppe Italia, Nunziata Bafumo, Concetta Caccamo, Angelo Bosco, Savatore Passarello.

L’indagine, portata a termine dagli agenti del commissariato di Priolo, ha mosso i primi passi nel settembre del 2012.

“Questa Sentenza certifica, se mai fosse stato necessario, che il Comune di Priolo Gargallo è stato amministrato per tanti anni da personaggi che hanno agito in spregio alla Legalità.
Non agivano per l’interesse pubblico, ma per proprio tornaconto.
Calunniavano, minacciavano, abusavano dei propri poteri procurando per sé vantaggio o svantaggio contro altri, dichiaravano il falso, corrompevano a fini elettorali e tanto altro.
Priolo, ‘macchiato’ da questi eventi, deve trovare la forza per riscattare l’immagine del paese, della propria comunità, ed è compito di tutti fare in modo che questi fatti non si ripetano.
Se ognuno fa qualcosa, si può fare tanto, anche per fare in modo che anche a Priolo la legalità torni di moda”. Lo dichiara  l’Onorevole Giorgio Pasqua in un post su  Facebook.

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