Racket estorsioni, Cna e Granata: “Non cedere alle intimidazioni”
All’indomani dell’ennesimo attentato nei confronti di imprese commerciali del territorio, il secondo in pochissimo tempo dopo Floridia adesso Ortigia e senza dimenticare i recenti fatti del pub H-Mora e del take away di Terracciano, oltre le tante paninerie nel capoluogo, la Cna aretusea condanna con forza il riacutizzarsi di un fenomeno terribile che mina il libero esercizio di impresa. Fatti che ci riportano indietro di decenni e rappresentano il principale freno allo sviluppo del territorio, più di ogni crisi e credit crunch.
“Siamo preoccupatissimi – dice Gianpaolo Miceli, vice segretario della Cna – della violenza e della frequenza con cui accadono simili gesti e non intendiamo tacere il nostro disagio. Per queste ragioni chiederemo un incontro urgente al prefetto per rappresentare io disagio e chiedere la massima attenzione verso chi, senza alcuna tutela, si misura col mercato e genera ricchezza per il territorio”.
Anche il movimento di centro destra “Diventerà Bellissima” sull’allarme estorsioni a Siracusa. “Sono certo che questa serie di attentati a esercizi e attività commerciali della nostra città –dice Fabio Granata, garante del comitato per Nello Musumeci – rappresenti un segnale non sottovalutato da parte degli organismi preposti anche perché sono convinto che possa rappresentare un serio rischio per la Città qualora si iniziasse a cedere alle intimidazioni e alla paura. Sono chiari segnali di riorganizzazione cittadina delle cosche mafiose che vanno stroncati sul nascere”. Il movimento politica lancia, quindi, un appello ai commercianti e agli imprenditori affinché denuncino senza se e senza ma gli autori di richieste estorsive e di minacce per le attività”.