Reale: “Un referendum per evitare lo scippo del territorio”
E’ a rischio la sede dell’autorità portuale per la Sicilia Orientale ad Augusta, nonostante il porto di Augusta sia, dal punto di vista strategico ed operativo, di gran lunga il più importante dell’isola.
Sottratto il collegio elettorale di Siracusa e assegnati i comuni di Francofonte, Lentini e Carlentini al collegio di Catania, e togliendo autonomia a quello di Siracusa, accorpato con quello di Ragusa, adesso si punta al depauperamento dell’autorità portuale megarese.
Progetto Siracusa propone una riflessione più ampia, sostenendo sia “il momento di sfruttare quel poco spazio decisionale lasciato ancora ai cittadini e valutare l’opportunità di un referendum che, in sede di creazione dei nuovi Liberi Consorzi dei Comuni, possa vedere uniti in un unico ente i territori di Ragusa e Siracusa. Un nucleo non più informale, ma istituzionale, di quel Sud-Est della Sicilia che tanto ha da dire e da dare, in modo omogeneo, in termini di cultura, turismo ed economia agricola”.
“Crediamo che il Ministro delle Infrastrutture – dice Ezechia Paolo Reale, portavoce del movimento – anziché dedicarsi a vani esercizi di spostamento di sedi di potere, abbia in Sicilia molto di più e molto di meglio da fare, considerato il ritardo abissale al quale la nostra Regione è condannata dalla carenza di collegamenti interni aerei, ferroviari e stradali”.