Rinviati a giudizio due ex sindaci del comune di Melilli
17 ottobre 2021 – L’ex sindaco di Melilli, Giuseppe Cannata e l’ex assessore regionale Pippo Sorbello sono stati rinviati a giudizio nell’ambito di una vicenda complessa, culminata con le presunte minacce ai danni di due funzionari del comune di Melilli. Il decreto che dispone il giudizio è stato emesso dal gup del tribunale aretuseo, Salvatore Palmeri, oltre che nei confronti dei due politici anche a carico dell’ex assessore Corrado Mascali, del funzionario comunale Francesco Cannamela, e dell’imprenditrice Maria Concetta Ciulla. Devono rispondere, a vario titolo, di concussione, abuso d’ufficio e minacce.
La vicenda risale ad un periodo compreso tra il 2014 e il 2015, conseguenza degli atti relativi all’attività di una cooperativa per l’assistenza ai minori, per la quale l’ex sindaco Cannata è stato di recente condannato mentre Sorbello è stato assolto. Secondo quanto sostenuto dalla Procura, gli imputati avrebbero preso di mira l’assistente sociale Giulia Cazzetta, parte offesa in questo procedimento penale, assistita dall’avvocato Emanuele Scorpo, con minacce e molestie “per non essersi piegata alle richieste di favorire gli interessi economici facenti capo a Sorbello e Ciulla”.
Tra le accuse anche quella, rivolta a Sorbello, di avere intimato nel giugno del 2015, al dirigente dell’ufficio Servizi Territorio del comune di Melilli, di “trovare un cavillo” che consentisse la revoca della concessione in sanatoria, emessa a favore della Cazzetta. Per l’accusa, Cannata sarebbe intervenuto “a supporto delle pretese avanzate da Sorbello (…) in ordine alla revoca della concessione edilizia in sanatoria” di un immobile abitato dalla Cazzetta dal 1997. Lo stesso funzionario, quindi, sarebbe stato minacciato sia da Sorbello sia da Cannata di essere rimosso dall’incarico perché si rifiutava di provvedere alla revoca della concessione edilizia. Rimozione che sarebbe stata reiterata da Mascali, che, nel periodo di sospensione di Cannata, svolgeva la mansione di sindaco facente funzioni, riuscendo a convincere il dirigente dell’ufficio edilizia alla rimessione della concessione e disponendo il riesame della pratica con richiesta di relazione del vice dirigente del medesimo ufficio e poi, vista la conferma della legittimità del provvedimento, a funzionari di altro settore del Comune di Melilli. Per gli inquirenti queste verifiche sarebbero avvenute “senza alcuna necessità di nuova valutazione e senza competenza del finale destinatario”.
Accuse che dovranno essere dimostrate nell’aula del tribunale collegiale, davanti al quale il giudice per l’udienza preliminare ha rinviato i cinque imputati. La prima udienza del relativo processo è stata fissata per il 29 settembre del prossimo anno.
F. N.