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Rizzo: “Cassazione sul metodo di restituzione non sulla proprietà della clinica”

“Sulla storica clinica Villa Rizzo, la Cassazione si è espressa in merito alle modalità in cui è avvenuta la restituzione dell’azienda ma non è affatto intervenuta sulla titolarità della stessa”. Il giorno dopo la sentenza della Suprema Corte, il dott. Gian Luigi Rizzo spiega i motivi per i quali questa sentenza non tocca la proprietà della clinica Villa Rizzo.

“La Clinica Villa Rizzo sotto la nostra gestione ha subito profondi cambiamenti ed una ristrutturazione globale. Nel marzo 2016 – dice Rizzo – la Regione siciliana ha decretato la sospensione dell’autorizzazione e dell’accreditamento della clinica con un provvedimento di 30 pagine per gravi irregolarità nella gestione della società Nuova Clinica Villa Rizzo prima e durante il fallimento. Da quel momento la struttura ha subito profonde trasformazioni. Con la nuova azienda abbiamo fatto un titolo ex novo di autorizzazione e di accreditamento con la Regione siciliana”.

Occorre precisare – dice Rizzo – che i beni che costituivano l’asset della vecchia azienda erano beni intestati Td medical, una società sempre riconducibile ai soci della Nuova clinica Villa Rizzo. Questi beni, con provvedimento tribunale di Siracusa, nel dicembre 2015 sono stati restituiti alla stessa società Td medical. Da qui nasce il problema sollevato dalla Cassazione

La situazione è estremamente complessa e abbiamo motivo di ritenere che il provvedimento della Cassazione non riguardi la Clinica Villa Rizzo quanto il tribunale di Siracusa. Una cosa è parlare della clinica fondata dal prof. Franz Rizzo nel 1979 come gli atti testimoniano e nel 2015 tornata giustamente alla proprietà, un’altra è il contratto d’affitto d’azienda scaduto, a prescindere da tutto, il 14 marzo 2014, con il quale Nuova Clinica Villa Rizzo ha gestito, fallendo, dal 1990 al 2013. Anzi, lamento una serie di soprusi subiti poiché la propria clinica è stata restituita solo il primo dicembre 2015 e non in quella data riportata nel contratto d’affetto d’azienda. 

Rizzo ricorda che con la restituzione “la clinica Villa Rizzo si è dovuta sobbarcare l’onere di fare fronte a 950mila euro di Tfr dei lavoratori che spettava alla vecchia gestione e al fallimento poiché erano oneri riconducibili alla gestione della clinica dal 1990 fino al 2014, anno di scadenza del contratto d’affitto d’azienda. Se non fosse stato per l’assunzione di responsabilità, queste somme sarebbero state perse da parte dei dipendenti, in quanto fondi sottratti dalla vecchia gestione”.

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