Rosolini, in ansia per la votazione sulla mozione di sfiducia al Sindaco
A Rosolini si attende con ansia il voto di domani in Aula sulla mozione di sfiducia al Sindaco di Rosolini Giuseppe Incatasciato. Il senso politico della possibile fine della tornata amministrativa appare subito dopo il blitz della Guardia di Finanza al Comune di Rosolini del 19 febbraio scorso, con l’acquisizione di una corposa documentazione. Il Presidente del Consiglio Comunale, Piergiorgio Gerratana, ha convocato una seduta straordinaria cel consiglio comunale per lunedì primo marzo con un solo punto all’ordine del giorno la mozione di sfiducia, ai sensi dell’ex art. 52 D.Lgs. n. 267/00 – art. 10 L.R. 35/97 ss.mm.ii..
Pochi giorni dopo la Giunta Comunale al completo, si dimette. E questo avviene pochi giorni prima dall’adunanza consiliare sul voto di domani primo marzo.
“Mi rivolgo ai consiglieri dei gruppi “Rosolini La Nostra Terra” e “Insieme per Rosolini”: è l’ora della scelta di campo perché il primo marzo – giorno in cui si discuterà la mozione di sfiducia al sindaco – deciderete quale sarà il vostro futuro politico, se legarlo a Italia Viva, sopravvivendo in coma vegetativo per altri due anni e mezzo, oppure fare una scelta di responsabilità staccando la spina a questa esperienza amministrativa e dialogare con noi per il futuro di questa città”. Così è stato riportato nelle colonne del “Corriere Elorino” pochi giorni fa. Le affermazioni del leader di “Etica”, avvocato Pinello Gennaro, in una intervista a “Radio Ram”. “Gennaro ha criticato aspramente la posizione del Partito Democratico in questa crisi amministrativa che ha deciso di non votare la mozione di sfiducia al sindaco ma di posizionarsi all’opposizione”.
“Ma che senso ha? – ha detto ancora –. Qui ci vorrebbe lo psicanalista. La verità è che il Pd sta guardando ai propri interessi di bottega perché sa benissimo che tre consiglieri non li potrà più avere, non vuole perdere la posizione del presidente del consiglio e preferisce tirare a campare. O forse, a pensare male, ha interesse alla rubrica all’Ecologia aspettando il momento buono per mettere da parte “Rosolini la Nostra Terra” per continuare l’esperienza per la prossima elezione”. (Fonte: “Corriere Elorino”)
La mozione di sfiducia al Sindaco, nella natura politica e per i dettami giuridici, deve essere un atto motivato. Secondo la giurisprudenza corrente, laddove la legge impone una delibera motivata, non ci sono ragioni formali per ritenere che tali motivazioni non siano sindacabile, entro i consueti canoni della logica ragionevolezza in assenza di contraddizione; cioè, la misura della legittimità e chiara motivazione sta nella sua logica giuridica rappresentativa.
C.A.