Rosolini, intimidazione a due avvocati: chiesti più controlli
Gli avvocati di Rosolini sono preoccupati per il clima di intimidazione che si respira in paese. Hanno scritto una lettera, inviata, tra gli altri, al. Prefetto di Siracusa, Raffaela Moscarella, per chiedere un maggiore impiego di forze dell’ordine nel centro agricolo a sud della provincia. La comunicazione è stata sottoscritta al termine di un’assemblea alla quale hanno partecipato trenta avvocati che hanno preso spunto da due atti intimidatori subiti da loro colleghi. Il primo è avvenuto il 12 ottobre ed ha coinvolto l’auto di un avvocato che è stata vandalizzata. Il secondo, invece, si è verificato cinque giorni dopo ai danni di un’avvocata rosolinese a cui ignoti piromani hanno appiccato il fuoco all’automobile.
“Questi atti – scrivono gli avvocati – sono susseguenti a forme minoritarie di intimidazione che spesso vengono poste in essere nei confronti della categoria professionale”. Il riferimento è ad attacchi verbali, strisciature alle auto e altri gesti all’ordine del giorno che colpiscono gli avvocati rosolinesi “diventati bersaglio di coloro che, vilmente, attaccano il singolo avvocato, ponendo in essere atti intimidatori personali”.
Rosolini è da tempo ormai, il centro nevralgico per lo spaccio di stupefacenti a cavallo delle province di Ragusa e di Siracusa. Baluardo per il controllo del territorio è la caserma dei carabinieri che, anche gli stessi avvocati, sostengono non possa bastare non foss’altro per il numero insufficiente di militari dell’arma che operano sul territorio. L’assemblea ha chiesto al prefetto, al Questore, al Procuratore “un adeguato controllo territoriale atto a preservare l’incolumità e la serenità professionale e personale”.