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Santa Lucia, oggi la festa: domani l’arrivo delle spoglie

Oggi Siracusa festeggia Santa Lucia. Una giornata di particolare emozione e carica di significati non soltanto per i fedeli che si troveranno al cospetto del simulacro. Ma è anche una giornata di vigilia. Infatti, com’è ormai noto, c’è spasmodica attesa per il ritorno dieci anni dopo la prima visita a Siracusa delle spoglie della martire siracusana.
In realtà, già con i preparativi, ma anche con le celebrazioni e i riti preparatori, la settimana dedicata a Lucia è già iniziata da tempo.
Ieri mattina c’è stata la tradizionale cerimonia della traslazione del simulacro realizzato da Pietro Rizzo dalla cappella di Santa Lucia, sita nella navata laterale, all’altare maggiore della cattedrale.
Le operazioni sono state seguite da monsignor Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa, da Tito Marino, parroco della Cattedrale e da Pucci Piccione, presidente della Deputazione della Cappella di santa Lucia. Non c’era la folla delle altre circostanze, anche perché la contemporanea manifestazione di piazza, ha bloccato di fatto il passaggio dei mezzi di circolazione verso il centro storico siracusano. Ma per i tanti fedeli presenti è stato comunque un momento di commozione per avere rivisto il simulacro della santa, chiuso ormai dall’estate scorsa.
Il primo momento di contatto tra Lucia e la città è stato, in realtà alle ore 7.30 in punto quando il maestro di cappella, Benedetto Ghiurmino, ha impugnato le cinque chiavi per aprire le porte della nicchia dov’è custodito il simulacro. Qualcuno si è anche messo a piangere per la commozione di essere nuovamente al cospetto di quella che tutti i siracusani considerano come una loro sorella.
Oggi è la prima giornata di grande devozione per i siracusani. Si comincia con il Pontificale delle ore 10.30 in cattedrale, presieduto dall’arcivescovo Pappalardo.
Il momento clou odierno è costituito dall’avvio della processione alle ore 15.30, quando è prevista l’uscita del simulacro portato in spalla dai berretti verdi, receduto dalle reliquie di santa Lucia, condotte in spalla dalle portatrici.
Santa Lucia sarà condotta in serata alla basilica fuori le mura dove sarà collocata sull’altare maggiore, in attesa dell’arrivo delle spoglie.
Il programma dei festeggiamenti, quindi, avrà un altro momento di grande presa per i fedeli, rappresentata dall’arrivo delle spoglie della martire siracusana.
Già al suo arrivo all’aeroporto di Catania ci saranno dei momenti di preghiera e di venerazione. Poi le spoglie saranno trasportate in auto verso Siracusa dove l’arrivo è previsto intorno alle ore 15.30 nel piazzale della chiesa del Pantheon. “In tanti ci hanno chiesto come mai la prima tappa sia al Pantheon e non in altri luoghi – ha spiegato l’avvocato Piccione – Il Pantheon è un luogo di profondo significato. Lucia è la santa delle persone che soffrono, è venerata da tutti quanti. Al Pantheon sono accolti i resti di tutti i siracusani caduti nella prima guerra mondiale. Sappiamo che molti di loro al fronte,custoditi nel taschino o sotto l’elmetto, portavano l’immaginetta della patrona di Siracusa. E poi, ricordiamoci che i loro nomi sono stati incisi alla campana della cattedrale, recentemente restaurata proprio dalla Deputazione”.
Il tragitto del corpo di santa Lucia è ben delineato. Dopo l’arrivo al Pantheon, il corteo muoverà per il corso Gelone per fare tappa all’ospedale di Siracusa. Durante il tragitto, le sacre spoglie di Lucia saranno portate in spalla dai rappresentanti di tutte le forze dell’ordine, dai vigili del fuoco, dalle comunità di Carlentini e di Belpasso.
Altra tappa sarà in Santuario, dove ci sarà l’ideale incontro tra la Madonna e Lucia. L’ultima tappa della domenica è alla basilica di Santa Lucia alla Borgata, dove il corpo, come dieci anni fa, sarà riposto sull’altare maggiore, ai piedi del simulacro della santa.
“Sappiamo esservi una grande attesa tra i siracusani  dice Piccione – più del 2004. Basti pensare che abbiamo già la prenotazione da parte di 18 mila studenti durante la settimana e impieghiamo centinaia di volontari per organizzare i servizi di sicurezza e di accoglienza dei fedeli provenienti da ogni dove”.
F.N.

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