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Schede elettorali distrutte: sarà processato l’operatore giudiziario

E’ stato rinviato a giudizio l’operazione giudiziario, che è accusato di avere distrutto le schede elettorali in occasione delle regionali del 2012. Dopo che il pubblico ministero Andrea Palmieri, aveva concluso la requisitoria chiedendo la condanna di 1 anno e 2 mesi di reclusione a carico di Sebastiano Russo, unico imputato per quell’episodio che ebbe un’eclatante rilievo mediatico, a causa della decisione del consiglio di giustizia amministrativa di rifare le elezioni in nove sezioni fra i comuni di Pachino e Rosolini, ieri mattina la difesa dell’imputato ha rinunciato al rito abbreviato optando in questo modo al rito ordinario.

La decisione è stata resa nota all’udienza di ieri mattina, celebrata dinanzi al gup del tribunale, Andrea Migneco, dall’avvocato Antonio Lo Iacono, motivandola con il fatto che, nel dettare la richiesta di condanna, il pm Palmieri, oltre che contestare al Russo la distruzione di atti veri, ha aggiunto una contestazione suppletiva legato alla violazione della legge elettorale. Dopo avere chiesto un termine a difesa, proprio in conseguenza di questo nuovo capo d’imputazione, l’avvocato Lo Iacono ha deciso di rinunciare al rito alternativo. All’udienza di ieri, quindi, il rappresentante della pubblica accusa ha rimodulato la requisitoria invocando al giudice per le udienze preliminari la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Russo. Anche le parti civili costituite si sono associate alle conclusioni del pm.

La difesa dell’imputato ha, invece, sollecitato al giudice per le udienze preliminari una sentenza di assoluzione. Il giudice, al termine della Camera di consiglio, ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti dell’imputato, fissando l’udienza dinanzi al tribunale monocratico per il 17 gennaio del prossimo anno.

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