Folla ai funerali dell’avvocato Peppe Brandino

Si è svolto questa sera in cattedrale il rito funebre per l’estremo saluto all’avvocato Peppe Brandino di 46 anni, scomparso prematuramente nella serata di ieri a causa di un improvviso malore. Il rito funebre è stato officiato da monsignor Sebastiano Amenta, che nel corso dell’omelia ha ricordato come Brandino fosse un attento parrocchiano, pronto a sorridere e a dimostrare il suo amore per la vita, la passione per la sua professione. In prima fila tutti gli avvocati che fanno parte del Consiglio dell’Ordine, in toga. Sul pulpito si sono susseguiti diversi interventi del presidente del consiglio dell’Ordine, Francesco Favi, dell’avvocato Umberto Di Giovanni. Peppe Brandino era un penalista molto apprezzato e impegnato anche in ambito politico. E’ stato, infatti, tra i sostenitori della campagna elettorale del suo collega Ezechia Paolo Reale, in occasione della sua candidatura a sindaco di Siracusa, mentre da qualche mese di era avvicinato alla posizione del Sal insieme con il deputato regionale Giambattista Coltraro, che ha espresso il cordoglio per la scomparsa del penalista siracusano. Brandino ricopriva la carica di presidente della Camera penale “Pier Luigi Romano” di Siracusa.

EZECHIA REALE: “CI LASCIA IL RICORDO DELLA SUA INTEGRITA'”. Oggi per tutti noi una bruttissima giornata – ha esordito l’avvocato Reale – Non rivedremo più il nostro amico Peppe Brandino. Ci lascia il ricordo della sua forza, della sua integrità e della sua allegria. Continueremo a volergli bene”.

MARZIANO: «PERDIAMO UN’INTELLIGENZA BRILLANTE». «La scomparsa dell’avvocato Peppe Brandino rappresenta una grave perdita per tutta la città di Siracusa». A dichiararlo è stato il deputato regionale Bruno Marziano. «Una morte improvvisa – ha dichiarato il parlamentare Marziano -, che sconvolge l’intera città: Siracusa perde una intelligenza brillante ed i suoi amici un amico vero e sincero. Impegni improrogabili non mi consentiranno di essere presente all’estremo saluto a Peppe, ma voglio dimostrare alla famiglia, alla moglie, al fratello la mia vicinanza personale ed affettiva».