Scuola intitolata a Eligia e Giulia, il rimpallo di responsabilità
Rischia di perdersi nelle nebbie della burocrazia l’intitolazione della scuola di via Calatabiano alla memoria di Eligia Ardita e alla piccola Giulia, uccise la sera del 18 gennaio 2015. Dopo che nel mese di marzo la giunta comunale ha deliberato, tra le altre cose, la proposta della commissione toponomastica, a tutt’oggi l’atto non può dirsi completato in tutte le sue incombenze. “Abbiamo appreso soltanto qualche giorno fa – dice Agatino Ardita, padre dell’infermiera siracusana, vittima insieme alla figlioletta che portava in grembo, di femminicidio – che sono sorti dei problemi per l’intitolazione della scuola. Mi è stato spiegato che si tratti di un disguido, di un difetto di comunicazione tra gli uffici comunali e l’ufficio provinciale scolastico. I funzionari del primo ci dicono che tocca all’ex Provveditorato trasmettere la richiesta ufficiale di intitolazione del nuovo edificio scolastico; i secondi sostengono di non potere autorizzare alcun’intitolazione se non perviene loro la delibera dell’amministrazione comunale con la relativa richiesta. In mezzo ci siamo noi che attendiamo invano da sei mesi un provvedimento che rimane solo sulla carta”.
L’approvazione del verbale della commissione toponomastica è avvenuto il 12 marzo. Insieme con l’intitolazione della scuola di via Calatabiano ad Eligia e Giulia, vi erano altri provvedimenti come la denominazione “Affaccio Enzo Maiorca” di una parte del Lungomare d’Ortigia e dell’intitolazione di una via al famoso sindonologo siracusano Sebastiano Rodante. Un rimpallo di competenze che potrebbe essere risolto se solo uno dei due enti facesse il primo passo. Per il momento, però, la cerimonia d’intitolazione della scuola, costruita proprio di fronte all’abitazione che fu scenario della morte dell’infermiera e della figlioletta, può attendere.