Sgarlata: “Contro di me un attacco di natura politica”
Rompe la consegna del silenzio l’assessore regionale all’Ambiente Maria Rita Sgarlata, tirata in ballo nell’ultima settimana dalle polemiche per l’installazione nella sua villetta prefabbricata al mare di una piscina, per la quale ha chesto ed ottenuto l’autorizzazione della Sovrintendenza. Piscina che sembra essere costata il posto di Sovrintendente alla dottoressa Basile. “Le notizie calunniose relative alla costruzione di una piscina abusiva nella casa di mia proprietà sono il frutto di un attacco di natura politica – dice la Sgarlata – Attacco che inevitabilmente segna il momento finale di uno scontro che a Siracusa in questi anni ha visto protagonisti associazioni, cittadini a difesa della città e del suo inestimabile paesaggio da una parte e alcuni imprenditori, tesi a garantirsi porzioni di quel territorio per nuove edificazioni, dall’altra”.
L’assessore Sgarlata si difende attaccando: “Tali notizie non rispondono in alcun modo a verità e per contrastarle, a difesa del mio buon nome e del mio operato, mi riservo di adire tutte le opportune vie legali – dice – Nessun abuso è stato commesso: siamo davanti ad un castello maldestramente costruito su una piscina fuori terra prefabbricata, per la quale è stato richiesto regolare permesso per quanto, in qualunque sito on line, manufatti di questo tipo vengano proposti in vendita proprio perché esenti da richiesta di autorizzazione e realizzabili con una semplice comunicazione”.
La Sgarlata allarga il tiro sui potenziali suoi accusatori. “Dopo 15 anni di malgoverno – afferma – che ha consentito ad alcune lobbies di esercitare un potere illimitato sull’assetto urbanistico di Siracusa, amplificando i dati demografici per giustificare un PRG sproporzionato che ha desertificato la città storica per favorire la città sparpagliata, fatta di quartieri dormitorio privi di servizi, la prima amministrazione di Centrosinistra ha veramente cambiato verso. Siracusa non tornerà indietro, anche di fronte al colpo di coda di quelle forze che hanno spadroneggiato e che, in questi ultimi mesi, hanno tentato, giorno dopo giorno, di delegittimare il mio operato da assessore regionale ai Beni culturali (primo, tra tutti, il decreto di perimetrazione del parco archeologico di Siracusa, mirato a tutelare una delle aree archeologiche e paesaggistiche più importanti del Mediterraneo) e, in particolare, la nomina di Beatrice Basile a soprintendente della città, una nomina trasparente e meritocratica avvenuta all’interno di un riordino complessivo della gestione dei beni culturali in Sicilia, fortemente voluto da chi le riforme intende portarle avanti veramente”.