Il sindacato Fsi: “Chiudete le guardie mediche senza vigilanza”
Dopo la violenza subita dalla dottoressa in servizio alla guardia medica di Trecastagni, anche da Siracusa si leva la protesta per i presidi sanitari privi di vigilanza. A sollevare il problema è Corrado Barrotta, Commissario Sindacato FSI, il quale ha chiesto la chiusura delle guardie mediche sprovviste di un’adeguata sicurezza. Lo ha fatto scrivendo una lettera al presidente della Regione, all’assessore regionale alla Sanità e alla direzione dell’Asp 8.
La sigla sindacale, che rappresenta il 10% del personale in servizio all’azienda sanitaria provinciale siracusana, domanda “perché si permette ancora oggi, dopo innumerevoli casi verificatisi di aggressioni al personale sanitario anche nel capoluogo e in provincia, in servizio noin solo nelle guardie mediche ma anche nei pronti soccorso dei centri ospedalieri, di far lavorare il personale in maniera isolata senza alcuna protezione contro i criminali di tutti le risme sia criminali italiani e sia criminali stranieri?”.
Con la missiva, il commissario Barrotta chiede “la chiusura di tutte le guardie mediche di Siracusa provincia e di tutta la Sicilia che si trovano senza servizio di vigilanza operativa”.