Vicenda Isab-Lukoil, il 18 novembre sciopero del sindacato unitario settore industria
I sindacati di Cgil, Cisl e Uil del settore industria scendono in campo in maniera forte e determinata e annunciano una mobilitazione generale per il prossimo 18 novembre. La Uiltec ha accolto favorevolmente il parere del MEF, che ha dichiarato chiaramente che le operazioni di acquisto e vendita del grezzo non proveniente dalla Russia, stanno fuori dal perimetro di applicabilità delle sensazioni. Adesso, però, ci vuole un colpo di reni del governo nazionale affinché chieda fattivamente alle banche di sbloccare le linee di credito, così da consentire alla Isab-Lukoil gli approvvigionamenti di grezzo non Russo e di poter continuare a raffinare anche dopo la fatidica data del 5 dicembre.
Così il Segretario generale della Uiltec Macro Area Sud est Sicilia, Seby Accolla, dopo la riunione, dei giorni scorsi, degli esecutivi unitari di tutte le categorie di CGIL-CISL-UIL, sulle questioni del polo petrolchimico siracusano.
Nel corso dei lavori, erano state illustrate le modalità che renderanno possibile uno sciopero di tutto il settore industria che si svolgerà il 18 novembre, a difesa dell’area industriale siracusana. Il problema occupazionale, la sicurezza nei luoghi di lavoro, la difesa dell’ambiente e una vera transizione energetica che sia sostenibile e che metta al centro il lavoro ed i lavoratori di questo territorio. Questi i temi principali sul tavolo dei sindacati.
La situazione a Priolo è drammatica e socialmente insostenibile, ribadisce il sindacato. Quello della raffineria Lukoil è un problema che riguarda 10mila persone tra indotto diretto e indiretto. Non possiamo concentrarci solo sugli aspetti economici, servono soluzioni immediate per chi rischia di perdere il lavoro.