Siracusa, esenzione ticket a non aventi diritto: 44 medici indagati
Avrebbero trascritto il codice di esenzione nelle ricette mediche favorendo in questo modo pazienti che non hanno alcun diritto a ottenere questo beneficio e di converso procurando un danno al sistema sanitario nazionale. La Procura della Repubblica di Siracusa ha emesso l’avviso di conclusione indagine a carico di quarantaquattro medici di famiglia per i quali è stato ipotizzato il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Giancarlo Longo, abbraccia un periodo temporale dal primo maggio al 31 dicembre 2012. E’ stata portata a compimento dagli investigatori della Tenenza di Noto della guardia di finanza. I militari delle fiamme gialle, nell’esercizio delle funzioni di polizia economico e finanziaria, hanno eseguito un’attività investigativa orientata prioritariamente alla ricerca e alla repressione delle frodi ai danni del servizio sanitario nazionale. La particolarità dell’inchiesta era quella di verificare le prescrizioni rilasciate da medici, che operano sul territorio siracusano, i quali, nella loro veste di medico di medicina generale ma anche di specialisti, hanno prescritto ricette riportando su di esse i codici di esenzione per pazienti che non avevano alcun diritto di accedere a una delle fasce di esenzione dal ticket legate a situazioni economiche associate ad altre condizioni personali o sociali.
Gli investigatori della Tenenza di Noto hanno richiesto agli uffici dell’Asp 8, azienda sanitaria provinciale di Siracusa, l’elenco delle persone che nell’anno 2012 hanno fruito dell’esenzione da ticket sanitario per eseguire un riscontro con le certificazioni presentate. Hanno, quindi, approfondito la posizione dei medici che avrebbero materialmente rilasciato tali prescrizioni. Nel mirino dei finanzieri, in particolare, è finito il codice “E01” quello che prevede che i soggetti di età inferiore ai 6 anni o superiore ai 65 anni, appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo non superfiore a 36 mila euro, possano usufruire della totale esenzione dal pagamento del ticket sanitario. Dal riscontro di quelle fustelle, quindi, sarebbero emersi numerosi casi di pazienti che avrebbero ottenuto il beneficio dell’esenzione pur non possedendo alcun requisito previsto dalla specifica normativa di legge.