Siracusa, alunno disabile non assistito: a giudizio preside e un docente
Il Gup del Tribunale di Siracusa, Tiziana Carrubba, ha disposto il rinvio a giudizio R. G. dirigente scolastica di un istituto di scuola media superiore del capoluogo, e C. G. docente presso lo stesso istituto, per falso materiale e falso ideologico. Il giudice ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero Salvatore Grillo. Una storia cominciata nel 2016 con la bocciatura di N., un alunno con bisogni educativi speciali, per il quale la scuola non aveva programmato alcun sostegno didattico.
La bocciatura era stata impugnata al Tar di Catania che, in via cautelare, aveva ammesso N. alla classe successiva e che per ben tre volte aveva onerato la scuola di adottare le necessarie misure di recupero in favore dello studente, dispositivo che la scuola sembrerebbe aver disatteso. La scuola ha prodotto al Tar alcuni verbali del consiglio di classe falsi e un documento a firma della madre del ragazzo, alterato nel contenuto, così da trarre in errore il Tribunale Amministrativo, inducendolo a non accordare al ragazzo il risarcimento del danno provocato dall’ingiusta bocciatura.
In questo periodo il ragazzo ha più volte pensato di abbandonare la scuola, deluso e sconfortato dalle ingiustizie subite e tale eventualità è stata scongiurata soltanto grazie alla famiglia e al supporto morale e materiale dell’Associazione Socio Culturale Astrea in Memoria di Stefano Biondo, che si è prodigata per fornirgli il sostegno psicologico e l’aiuto didattico, seguendolo passo, passo, fino al diploma.
“Siamo sgomenti e davvero preoccupati dal comportamento dell’istituzione scolastica – dice Rossana La Monica, presidentessa dell’Associazione – poiché la scuola dovrebbe essere propositiva e garante dei diritti delle persone disabili. Ciò che è accaduto lede il diritto allo studio ed alla formazione individuale ed è inconcepibile che una dirigente scolastica ed un insegnante, cui le famiglie affidano il futuro dei propri figli, compiano tali azioni contro una persona che ha bisogno di essere sostenuta, invogliata e motivata. Noi abbiamo accompagnato N. in questo tortuosissimo percorso, con l’assistenza legale dell’Avvocata Gabriella Mazzone, che ha seguito N. nel processo al TAR, ponendo rimedio alla vergogna di una bocciatura ingiusta e che difende lui e la nostra Associazione quali parti civili nel processo penale”.All’udienza di ieri, il Gup ha ammesso tanto la costituzione di parte civile del ragazzo, quanto quella dell’Associazione, entrambe alacremente avversate e contestate dalla difesa degli imputati. L’apertura del dibattimento è fissata per il 21 febbraio 2022.