Siracusa, assestamento bacino: lavori in ritardo al porto
Da tre settimane si sono bloccati i lavori alla banchina 2 del porto grande. Si complicano ancora una volta i lavori per la riqualificazione dell’intera area portuale. Dopo i noti fatti e le polemiche per la realizzazione della banchina della Marina, ora le attenzioni sono rivolte alla costruzione del molo sant’Antonio e in particolare nelle operazioni per il riempimento necessario all’allungamento del pennello della banchina per l’attracco delle navi da crociera.
Il collasso dei fondali ha compromesso le operazioni di compressioni dei materiali di cava e di riuso nel bacino interno della banchina 2. Durante le operazioni di riempimento, dove si lavora per tappeti sovrapposti, si sono registrate delle criticità tecniche che hanno consigliato il direttore dei lavori, il responsabile unico del procedimento a fermare i lavori. La società consortile porto di Siracusa ha fatto eseguire le esplorazioni di natura geotecnica all’esito dei quali sembra essere stata trovata la soluzione all’inconveniente.
La banchina in questione avrebbe dovuto essere consegnata il 31 ottobre. Questo inghippo ha fatto già slittare la consegna dell’opera che potrebbe essere completata nei prossimi mesi. Ciò ha messo in allarme gli operatori portuali e le agenzie marittime. Il rischio è quello di fare saltare la prossima stagione estiva. La programmazione dell’arrivo delle navi da crociera si fa in questo periodo, per cui è facile prevedere che la stagione se non è compromessa, poco ci manca.
Altro problema grave è legato al mancato allaccio dell’energia elettrica delle colonnine di servizio nella banchina della Marina. Era stato assicurato che entro la fine di ottobre l’Enel avesse risolto il problema, invece a tutt’oggi non ci sono notizie e certezze.
Concetto Alota
Vorrei ricordare che, a valle dello sciagurato Piano Regolatore del Porto che sta distruggendo il bacino del Porto Grande, il contratto dei lavori per la messa in sicurezza delle banchine fu stipulato in data 16/3/2006 e che per la realizzazione di tutte le opere erano previsti 900 giorni. A ciò si aggiunge che il Porto Turistico non potrà essere realizzato finché il Molo non sarà completo. Consiglio, quindi, di fare “dei semplici conteggi” sia in termini temporali, che di perdite occupazionali e di P.I.L., non tralasciando di ricordare che tutto ciò origina dalla decisione di Titti Bufardeci e Paolo Reale di scaricare sul Porto 30 milioni di euro di cemento tentando, poi, di “scaricare” il problema sui successori.
Inoltre, in uno con il completamento del pennello della banchina per consentire l’attracco delle navi da crociera, bisogna chiedersi se è stata effettuata l’escavazione dei fondali, come da progetto, a -11 metri.
Le navi da crociera per poter ormeggiare devono poterci arrivare all’attracco!