Siracusa, continuano le lunghe code ai centri comunali di raccolta
Continuano le lunghe code di auto e l’estenuante attesa per coloro che si recano al centro comunale di raccolta di contrada Targia, all’ex mattatoio comunale. La foto, scattata ieri, testimonia le file delle auto piuttosto consistente. Inutili le proteste dei cittadini che devono armarsi di pazienza per smaltire i rifiuti ingombranti, gli sfalci d’erba e qualsiasi altro genere di rifiuto possa essere conferito nel centro. Problema simile si verifica nell’altro centro comunale di raccolta, quello di via Elorina, che è tornato in attività.
Il problema è costituito dall’emergenza epidemiologica che costringe gli addetti e il personale in servizio nei centri di raccolta a contingentare l’ingresso degli utenti per questione di sicurezza e per evitare il rischio di contagio. Il problema delle lunghe code, quindi, non è risolvibile nell’immediato o, quantomeno, fino a quando saranno in vigore misure di contenimento rigide. Le operazioni di smaltimento dei rifiuti è anche piuttosto complessa visto che ogni carico deve essere pesato prima dello stoccaggio per consentire agli utenti di ottenere la ricevuta attraverso la quale può ottenere sconti sulla Tari, la tassa sui rifiuti.
Il comitato attivisti siracusani ha segnalato che negli ultimi giorni il rilascio degli scontrini avviene manualmente per cui si perde più tempo nella definizione di ogni pratica che un successivo operatore dovrà definire inserendola nel data base.
Altro problema sollevato dal comitato è relativo alla distribuzione dei sacchetti dell’immondizia, servizio che viene erogato soltanto dalla sede di via San Giovanni, mentre è tutto fermo in via San Metodio e nella circoscrizione Tiche. Lamentele giungono anche per il mancato funzionamento del numero verde e dell’app per il recupero dei rifiuti ingombranti.
Il comitato attivisti aveva chiesto all’amministrazione comunale di individuare delle isole ecologiche ma la risposta è stata quella di attivare un compattatore per recuperare gli sfalci di erbe nelle zone balneari.