Siracusa, contratto di rete per gli imprenditori edili
Le imprese di Ance Siracusa scommettono sullo strumento del contratto di rete per andare all’estero. Nella sede di Confindustria Siracusa dodici imprenditori edili di Ance Siracusa hanno incontrato l’avv. Eva Bredariol, docente di Diritto delle Reti d’impresa all’Università di Padova e consulente di Retimpresa, la società di Confindustria che associa le reti d’impresa promosse nell’intero territorio nazionale, per fare il punto sull’importante strumento legislativo che permette alle piccole e medie imprese di stare insieme con un patto giuridicamente vincolante per acquisire maggiore forza contrattuale nei confronti dei competitors e per affacciarsi sui mercati internazionali.
“Di fronte alla grave crisi del comparto edile nel nostro paese – dice Massimo Riili, Presidente di Ance Siracusa – abbiamo visto, con grande interesse, in questo strumento la possibilità di aggregarci per avere maggiore forza contrattuale per guardare all’estero, per acquisire nuovi lavori ed assicurare un futuro alle nostre imprese. Stare insieme è l’unica possibilità che abbiamo per cercare nuovi sbocchi lavorativi, in particolare in Africa, Est europeo e Medio Oriente”.
“Coltiviamo questa idea da molti mesi e siamo ormai certi che il contratto di rete, dopo il proficuo lavoro di approfondimento finale che abbiamo fatto con l’Avvocato Bredariol, è lo strumento giusto che ci consentirà di competere nei mercati globali ed andremo avanti rapidamente per arrivare, a breve, alla stipula del contratto che legherà le nostre imprese associate ad Ance Siracusa per cominciare questa entusiasmante avventura nei nuovi mercati”.
“Naturalmente Ance Siracusa seguirà le sue imprese anche dopo la costituzione della Rete, avvalendosi anche di tutti i canali di collaborazione e di supporto che sono offerti tanto dall’Ance nazionale, quanto da Confindustria, ricorrendo a tutti i soggetti istituzionali che sono impegnati nel sostegno concreto delle imprese italiane all’estero, senza il quale la nostra dimensione aziendale non ci consentirebbe di affrontare con serenità una sfida così impegnativa”