Siracusa. Coronavirus e Sanità: un pool di magistrati per 22 esposti e tanti, troppi decessi
Per istruire i 22 esposti arrivati alla Procura su presunti casi di malasanità registrati negli ospedali siracusani, il procuratore capo Sabrina Gambino ha costituito un pool di magistrati che dovrà coordinare il lavoro degli investigatori; agli uomini della polizia giudiziaria inizialmente incaricati delle indagini si sono aggiunti carabinieri dei Nas e i consulenti di medicina legale. La ricerca di eventuali omissioni dispiegate a tutto campo dovranno accertare se i decessi dei pazienti ricoverati all’Umberto I e al Trigona di Noto sono da attribuire a ritardi nel mancato riconoscimento dei sintomi da coronavirus o da errori di valutazione da parte dei medici.
Tutto prende corpo dall’esposto che ha fatto scaturire il fascicolo aperto dalla Procura a carico di ignoti con l’accusa di omicidio colposo per la morte del direttore del Parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto, ma durante l’iter sono arrivati anche altri esposti su fatti e circostanze abbastanza interessanti dal punto di vista giudiziario, come i contagi del personale sanitario.
Durante il blitz dei carabinieri del reparto Nucleo antisofisticazioni e sanità, unitamente ai carabinieri del comando provinciale e del Nucleo in servizio alla Procura della Repubblica, negli ospedali di Siracusa e Noto, sono stati acquisiti cartelle cliniche, documenti, atti, disposizioni impartite dalla direzione generale dell’Asp e dei primari dei reparti del pronto soccorso, di cardiologia, medicina generale, ostetricia e Ginecologia e oncologia, così come le terapie disposte dai medici curanti per ogni singolo degente risultato positivo al coronavirus; indagini che continuano in tutte le strutture sanitarie dove sono avvenuti casi di contagio del coronavirus.
Sarà il pool coordinato dal procuratore Gambino e formato dai sostituti procuratori Tommaso Pagano, Andrea Palmieri, Salvatore Grillo ed Enea Carlo Parodi a mettere in chiaro i fatti denunciati. La composizione del pool di magistrati si è reso necessario dopo il lungo elenco di esposti arrivati sul tavolo del procuratore capo e presentati contro i vertici dell’Asp e degli ospedali sotto accusa, alcune petizioni popolari con le quali i promotori chiedevano l’allontanamento dalla sede di Siracusa degli attuali dirigenti dell’Asp, che oltre al servizi televisivo di Report, insistono nel voluminoso fascicolo le dichiarazioni degli intervistati e un cospicuo numero di comunicati stampa emessi da sindacalisti, da esponenti politici, dal Codacons, il sindacato Fsi-Usae, medici e comuni cittadini. La bufera giudiziaria che si è abbattuta sulla sanità siracusana ha diverse origini, ma la ciliegina sulla torta è stata la lunga ed articolata relazione del Covid-team, nominato dall’assessore regionale alla Sanità, Razza, in cui si fa riferimento alle tante criticità emerse nella programmazione delle attività di contrasto alla diffusione del coronavirus.
Concetto Alota