Siracusa, dal vecchio “fotismo” al moderno rivoluzionario “princiottismo”
Al di là delle definizioni, la politica in senso generale, riguardante “tutti” i soggetti facenti parte di una società e non esclusivamente chi fa politica attiva e che opera nelle strutture deputate a determinarla; la politica è l’occuparsi in qualche modo di com’è gestito lo Stato o sue sub-strutture territoriali. In tal senso “fa politica” anche chi, subendone effetti negativi per opera di chi è istituzionalmente investito, scende in piazza per protestare. Secondo altri pareri invece, la politica in senso generale è l’occuparsi del bene pubblico e dello Stato nel senso più ampio, come ad esempio prendere una carta da terra e metterla nel cestino. Ma ci sono le definizioni collegate ai personaggi politici, come il “berlusconismo”, il “renzismo”; a Siracusa l’ultimo ad avere appioppato una corrispondente definizione in tal senso per la sua attività politica è stato l’on. Luigi Foti, quando negli anni passato all’apice della sua carriera politica, l’on Enzo Nicotra, suo temporale nemico, gli appioppò la definizione, per il modo di conquistare uomini e potere in maniera esponenziale e velocemente: il “fotismo”. A distanza di anni una nuova luce politica abbaglia la scena in tal senso; la definizione è il “princiottismo”, legato direttamente all’attività politica della dinamica consigliera comunale, Simona Princiotta, che riassume la sintesi di un modo nuovo di fare politica e di protestare contro il mal governo, il ladrocinio, le malefatte di chi è stato delegato dal popolo ad amministrare la comunità siracusana.
Con un’immagine bella, colorita, simpatica e sensuale, attrae la pubblica opinione per il suo modo di esporre i fatti salienti della politica siracusana ritraendo sullo sfondo la crescita della pasionaria impegnata in una degna rivoluzione. Infatti, si batte con passione per sostenere le sue battaglie in favore della popolazione dal potere politico mafioso, mettendo a repentaglio anche la sua sicurezza personale. Minacciata più volte per le sue battaglie, è stata il bersaglio di chi si è sentito minacciato con un attentato plateale contro la sua auto distrutta dall’incendio. Ma non si è piegata alle ripetute minacce, e anzi dichiarò a caldo dopo il rogo della sua automobile sotto casa di non avere paura e di non fermarsi da quel linea dura contro chi insisteva nella condotta amministrativa “fuori dalla legge”.
Nella sintesi i suoi modus operanti hanno dell’innovativo. Interrogazioni e lumi a chi compete, sindaco, dirigente, assessore, con un termine perentorio alla risposta scritta oppure orale, minacciando di denunciare alla magistratura inquirente le presunte malefatte; ma allo scadere del tempo messo a disposizione in mancanza di una sufficiente ed esauriente risposta, senza esitare si reca in Procura e denuncia il tutto, nella candida maniera di chi è sicuro del proprio operato e quanto annunciato, con documenti alla mano e la chiara esposizione dei fatti. La cronaca per le sue denunce ha registrato l’apertura di una dozzina di fascicoli d’inchiesta; ma se vi sembrano ancora pochi, provate anche voi a farne qualcuna, o magari più di una. La Princiotta non si arrabbierà, anzi…
Concetto Alota