Siracusa, ferì un uomo: arrestato un pescatore
Una ritorsione per il mancato interessamento al recupero di un telefonino rubato all’amico. Questo il movente di un tentato omicidio, che si è consumato giovedì sera e per il quale è stato arrestato l’ autore. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Siracusa hanno tratto in arresto Domenico Agati, siracusano, di 37 anni, pescatore, con precedenti di polizia per violazioni della normativa sulle armi, poiché individuato quale responsabile del ferimento di un uomo sottoposto agli arresti domiciliari.
Nella notte tra il 21 e il 22 luglio Agati si è presentato alla porta d’ingresso di un’abitazione sita in viale Algeri, a volto travisato da casco ed armato di una pistola cal. 7.65; dopo aver suonato, ha atteso che la porta venisse aperta e, avuta al suo cospetto la vittima, le ha dapprima puntato la pistola al viso per poi abbassare l’arma e sparare un colpo che l’ha attinta al ginocchio destro. Compiuta l’azione delittuosa l’Agati si è dato a repentina fuga a bordo di uno scooter. Immediato l’intervento dei Carabinieri di Siracusa che, in ogni loro componente, hanno avviato una serrata indagine per individuare l’autore del reato, conclusasi favorevolmente giovedì 21 luglio, allorquando l’Agati è stato rintracciato e tratto in arresto. Per risalire all’identità dell’autore, i Carabinieri si sono basati sulle poche informazioni fornite dalla vittima, che sentita nell’immediatezza del fatto dopo essere stata dimessa dall’Ospedale “Umberto I”, ha dichiarato di non conoscere l’autore del ferimento, fornendo al contempo alcune indicazioni sulla sua corporatura, sui vestiti indossati e sul modello di scooter utilizzato per la fuga.
Proprio grazie a questi elementi e ad un minuzioso lavoro di analisi delle telecamere cittadine e private, i Carabinieri di Siracusa sono riusciti ad individuare il tragitto di fuga utilizzato dall’Agati ed ulteriori dettagli del mezzo, ponendosi alla sua ricerca. Ricerca conclusasi proprio nei pressi di viale Tica, allorquando una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile ha notato uno scooter somigliante a quello ricercato, parcheggiato dinanzi un esercizio commerciale. L’attenzione dei militari è stata ancor più carpita quando il proprietario dello scooter ha raggiunto il mezzo e, forse per il nervosismo, ha avuto qualche difficoltà a rimetterlo in moto. Condotto in caserma per gli accertamenti, l’AGATI è crollato ammettendo le sue responsabilità e riconducendo il gesto al fatto di voler intimidire l’arrestato domiciliare affinché si attivasse per fargli riottenere un cellulare rubato giorni addietro ad un suo conoscente. Curiosamente, la maglietta utilizzata dall’aggressore e descritta ai Carabinieri dalla vittima è la stessa indossata nella foto della patente di guida con cui l’Agati è stato generalizzato; su questa maglietta, rinvenuta in casa dell’Agati, saranno espletate verifiche tecniche, al pari del casco, per accertare i residui di polvere da sparo.
Riguardo l’arma utilizzata per il ferimento, l’arrestato ha riferito di essersene liberato subito dopo aver compiuto il gesto gettandola in mare. Le ricerche, nel punto indicato dall’arrestato ed in altri possibili luoghi individuati dai Carabinieri, hanno sinora dato esito negativo. L’Agati è stato associato presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio e per detenzione e porto illegale di arma da sparo.