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Siracusa, finta rapina a transessuale, assolti due carabinieri

Non avrebbero consumato alcun reato due carabinieri, finiti sotto processo per un caso di presunta rapina avvenuta quattro anni fa. Il gup del tribunale, Salvatore Palmeri, ha emesso una sentenza con cui ha prosciolto due carabinieri in servizio al comando provinciale di Siracusa. I due militari dell’Arma sono finiti sotto processo per una vicenda avvenuta nell’agosto del 2018 e da allora erano stati sospesi dal servizio. 

In particolare, il brigadiere G. C., difeso dall’avvocato Stefano Rametta, doveva rispondere dei reati di concussione, falso ideologico e calunnia, mentre l’appuntato M. G., assistito dall’avvocato Gianbattista Rizza, era accusato di falso ideologico e di calunnia. Nei confronti del brigadiere, che è stato processato con il rito abbreviato, la pubblica accusa aveva sollecitato la condanna a quattro anni e mezzo di reclusione, mentre per l’appuntato, aveva chiesto il rinvio a giudizio. Nei confronti di quest’ultimo, il giudice ha disposto sentenza di non luogo a procedere, mentre per il brigadiere ha emesso una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. 

La vicenda vede come protagonisti due ragazzi di Floridia che si sarebbero recati in un’abitazione di via Trapani, alla borgata santa Lucia. Uno dei due aveva segnalato ai carabinieri di avere subito la rapina del portafogli che conteneva la somma di mille euro. I due carabinieri, intervenuti sul posto, si sono, però, resi conto che quella ricostruzione dei fatti non fosse del tutto aderente alla realtà. Per l’accusa, ritenendo che non vi fosse stata alcuna rapina impropria o furto, ma che la somma mancante dal portafogli fosse il corrispettivo consegnato a un transessuale, i due carabinieri avrebbero proceduto lo stesso nei confronti di quest’ultimo per avere rapinato del portafogli uno dei due che aveva allertato il 112. 

Il caso in questione è emerso quasi subito finendo sotto la lente d’ingrandimento della Procura aretusea e i due militari dell’Arma sono stati sospesi dal servizio in attesa dell’esito del processo che s’è concluso con l’assoluzione dei due imputati, pronti a essere reintegrati in servizio. 

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