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Siracusa. Flc Cgil, ripartenza: edilizia scolastica carente e lavori incompleti

La ripartenza delle scuole del comune di Siracusa presenta ancora parecchi nodi da risolvere, a partire dall’edilizia scolastica per la modifica strutturale degli edifici che a causa del Covid- 19 vanno ampliati e risistemati. I finanziamenti previsti dal ministero dell’Istruzione che ammontano a 750mila euro e quelli previsti dall’amministrazione comunale di circa 200mila allo stato dell’arte destano non poche preoccupazioni. Lo documenta il reportage elaborato dalla segreteria Flc Cgil di Siracusa per ciò che riguarda i soli istituti comprensivi del capoluogo, di pertinenza dell’amministrazione comunale. Ma la stessa sorte ricade anche per gli istituti secondari di secondo grado ove non mancano di certo opere incomplete, si riportano sole le problematiche di grandi istituti, il Quintiliano (dove vi è stato il ferimento di due studentesse a causa del cedimento dell’intonaco del soffitto nel recente 2018) e il Federico di Svevia (nel plesso di viale Santa Panagia) dove vi sono ancora cantieri aperti e opere incompiute per la messa in sicurezza degli edifici. . Dopo le attenzioni generate dai finanziamenti dell’edilizia scolastica ci si aspetta pari impegno anche per l’annosa questione relativa al trasporto e all’alto costo dei ticket per la refezione scolastica. . Le famiglie siracusane sono già economicamente provate dai costi del diritto allo studio che oggi diventano sempre più alti perché alle spese di trasporto e mensa vanno aggiunte quelle che si affrontano per il corredo scolastico e l’acquisto dei libri. . Eleonora Zuppardi

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