Siracusa, fronte comune contro il no alla variante di bellezza
Mentre si moltiplicano le adesioni all’appello lanciato da SOS Siracusa per completare l’iter istitutivo della riserva della “Pillirina”, la Regione ha detto no alla “Variante della Bellezza”, la delibera urbanistica di tutela delle coste adottata dal Consiglio Comunale nell’agosto del 2011.
Lo fa con una nota a firma del dirigente dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, Ing. Giglione, con cui respinge le osservazioni presentate dal Comune avverso il provvedimento con cui era stato avviato l’iter di annullamento della variante urbanistica, ribadendo che sarebbe stata adottata senza il preventivo svolgimento della Valutazione Ambientale Strategica.
“Dal canto nostro continuiamo a ripetere quanto abbiamo avuto modo di sostenere in passato – sostengono gli ambientalisti di Sos Siracusa – una variante urbanistica che contempli misure finalizzate ad incrementare la tutela ambientale rispetto a quanto originariamente previsto non deve essere sottoposta alla procedura di valutazione ambientale strategica (VAS). In questo senso si esprimono i TAR di tutta Italia e questo ha affermato il Consiglio di Giustizia Amministrativa nella ormai celebre sentenza sui piani paesaggistici. Appare superfluo insistere sul punto.
Dalla lettura della nota emergono ulteriori aspetti controversi nel procedimento di annullamento avviato dalla Regione, che qui ci preme mettere in evidenza.
Infatti se da un lato, nella nota a propria firma, Giglione a un certo punto afferma che la variante controversa “non può essere considerata di mera tutela in quanto incide sulla destinazione d’uso dei suoli”, poche righe più giù l’ineffabile dirigente regionale, con evidente disprezzo della logica, sostiene che la variante della bellezza incide “pesantemente sulle potenzialità edificatoria programmate relativamente al PRG vigente” e richiama l’amministrazione comunale a “una più adeguata valutazione dell’interesse pubblico in ragione dell’interesse privato, derivante dalla destinazione d’uso del suolo già esistente all’atto di approvazione del Prg del 2007”. Come se non bastasse, prosegue l’alto dirigente, la delibera contestata sarebbe stata adottata senza tenere conto, delle “vocazioni economiche della città”, nonché delle “necessarie contestuali compensazioni in termini di possibilità edificatorie” e ricorda infine all’amministrazione comunale che deve essere consentito lo sviluppo economico e sociale anche in riferimento alle concessioni edilizie”.
Per gli ambientalisti, “All’amministrazione e al Consiglio comunale non rimane che una scelta: continuare a difendere la città e il suo territorio, dando seguito alle osservazioni oggi “bocciate” dalla Regione, inviando nel termine previsto di dieci giorni ulteriori controdeduzioni. Ci conforta sapere che proprio in queste ore il Comune abbia anticipato che nel malaugurato caso di annullamento della “variante della bellezza impugnerà il provvedimento della Regione. Anche le associazioni che aderiscono al coordinamento SOS Siracusa sono pronte a dare battaglia, ricorrendo all’autorità giudiziaria e continuando a difendere il Plemmirio e la sua costa in ogni sede. Così come sta avvenendo in questi giorni con l’appello per il completamento dell’iter istitutivo della riserva della “Pillirina” che sta riscuotendo un grandissimo successo e che oltre ad essere stato firmato già da 2.200 persone in pochi giorni, è stato condiviso da personalità di grande profilo, tra cui lo storico dell’arte Tomaso Montanari, il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, il responsabile Italia di Greenpeace Alessandro Giannì, il “nostro” Enzo Maiorca e gli apneisti di fama mondiale Mike Maric e Umberto Pellizzari.