Siracusa: Il Pci denuncia lo stato di abbandono della statua di Archimede e dell’intera città
a cura di Concetto Alota – |
“Nessuna attenzione per la nostra cultura”. Cosi il responsabile del Partito comunista di Siracusa Giuseppe Galletta e Marco Gambuzza per la Sicilia, denunciano con continui interventi l’abbandono della città di Siracusa nelle varie sfaccettature in un degrado a dir poco da Terzo Mondo. Stavolta l’attenzione è sulla statua di Archimede, le località a mare, le frazioni di Cassibile, Belvedere e Tivoli, senza dimenticare, ovviamente, Ortigia.
“Ribadendo che in verità – scrivono i due dirigenti del Pci – lo stato di abbandono purtroppo è diffuso da anni in tutto il territorio Siracusano, dalle periferie, alle località balneari, a Belvedere, Cassibile e Tivoli fino anche alla centralissima Ortigia. Ricordano che solo qualche giorno fa, siamo stati costretti a denunciare lo stato di abbandono, carente in cure e manutenzione e pulizia della bellissima Fontana di Diana, nella centralissima Piazza Archimede e che addirittura qualche giorno fa è stata imbruttita con l’installazione di aberranti paletti.
“Nella stessa situazione versa da tempo la statua di Archimede, un inaccettabile mancanza di rispetto ad un grande scienziato e a quello d’importante che rappresenta per la nostra Città e non solo. Considerando le condizioni della Statua, chiediamo un intervento tempestivo e quindi l’accertamento del responsabile che ha deciso l’interruzione della necessaria periodica cura della statua e della Fontana.
“Ricordiamo che qualche mese fa siamo stati costretti a manifestare il nostro disappunto al comportamento indegno dell’assessore alla Cultura e alla Legalità, che durante una manifestazione pubblica offendeva e spintonava un Cittadino. Lo stesso dovrebbe spiegare alla Città, come mai? la Fontana di Diana viene trascurata, la statua di Archimede viene trascurata, perché i marciapiedi, del parcheggio Talete, vengono macchiati dalla ruggine? che precipita dalle aberranti lastre di acciaio corten fatte applicare dallo stesso assessore Fabio Granata, e perché? nonostante fosse stato avvertito tempestivamente da noi e da tanti di tale ovvia precipitazione di ruggine ha speso risorse pubbliche per causare tali macchie.
“Ribadiamo ancora una volta la necessità di cura del nostro patrimonio monumentale e di tutta la Città partendo dalle Periferie senza trascurare il centro” concludono i due dirigenti del Pci”.
Nella nota del Pci ci sono le ragioni della speranza per una città abbandonata al destino dei vinti. I siracusani sono ormai disabituati al decoro, alla coscienza civica, al rispetto per la propria città anche da chi non cancella con tempestività i segni della loro inciviltà. Si cerca di correggere queste mostruosità, che come una condanna sociale contribuisce a collocare Siracusa nelle ultime fila di ogni graduatoria sulla vivibilità. Una battaglia perduta in partenza; i cittadini sono indignati dalla pervicacia con cui le aspettative sono disattese, mentre si registra un menefreghismo ad oltranza nella pubblica amministrazione. Le strade e i marciapiedi sono abbandonati da oltre venti anni.
I cittadini siracusani, ormai rassegnati, accettano supinamente un cattivo servizio per la pulizia e il decoro della città. Ogni angolo di questa sventurata Siracusa grida la sua indignazione per com’è dimenticata e oltraggiata.
Una condizione irreversibile; una storia di privilegi, ricatti, connubi, luci e ombre, sussurra e grida e una montagna di soldi pubblici sperperati. Nessuna azienda appaltatrice della pulizia e raccolta dei rifiuti ha mai pagato la penale intimata; alla fine si è sempre trovato un escamotage per “sistemare i conti” e tutto il resto.