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Siracusa, incidenza tumorale in crescita sulle donne

Il Registro tumori (RT) dell’Asp di Siracusa ha presentato un nuovo aggiornamento dei dati di incidenza (nuovi casi) e mortalità oncologica, analizzando un periodo di 20 anni di mortalità (dal 1999 al 2018) e di 18 anni di incidenza (dal 1999 al 2016).

Dopo il saluto del direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra che ha illustrato la programmazione sanitaria aziendale fondata sui dati epidemiologici del RTP e le relazioni introduttive di Francesco Tisano responsabile del Registro Territoriale di Patologia (RTP) su cenni storici del RT e uso dei dati e di Marine Castaing dirigente statistico del RTP sulle metodologie statistiche utilizzate per l’aggiornamento, ad illustrare e commentare i dati aggiornati è stato il direttore sanitario dell’Asp di Siracusa Anselmo Madeddu, nonché responsabile scientifico dell’area siracusana del RTI (Registro Tumori Integrato). Erano presenti autorità locali e regionali e rappresentanti del mondo politico-istituzionale, sindacale e sociale. E’ intervenuto da Palermo, in collegamento skype, il dirigente responsabile del Servizio 9 Sorveglianza ed Epidemiologia valutativa del Dasoe dell’Assessorato regionale della Salute Salvatore Scondotto.

Il Registro Territoriale di Patologia dell’Asp di Siracusa, istituito con la legge regionale n. 1 del 1997, è in staff alla direzione generale dell’Azienda.

Dal 2007 è uno dei circa 300 registri internazionali che con l’accreditamento dei propri dati ha contribuito alle ultime tre edizioni della prestigiosa pubblicazione Cancer Incidence in Five Continents della IARC (International Agency of Research on Cancer) di Lione, organizzazione dell’OMS per la ricerca sul cancro; inoltre dal 2008 è uno dei Registri italiani accreditati dall’AIRTUM (Associazione Italiana dei Registri Tumori).

Il RT della provincia di Siracusa si pone l’obiettivo di fornire i dati epidemiologici riguardanti la patologia tumorale nell’intera provincia poiché essi costituiscono la base per la programmazione di interventi sanitari preventivi, diagnostici e terapeutici, ma anche per la programmazione e l’organizzazione dell’offerta sanitaria aziendale. I dati del Registro sono inoltre utilizzati da diversi enti regionali, nazionali e internazionali per studiare le cause e/o fattori di rischio di alcuni tumori, per valutare l’eventuale impatto di stili di vita, fattori sociali o ambientali nonché per valutare l’efficacia dei programmi di screening.

 

Un primo dato provinciale, di prevalenza, è che alla data del 01/01/2017, 6.824 uomini e 7.215 donne residenti risultavano vivi dopo aver avuto una diagnosi di tumore nell’arco temporale 1999-2016.

Il territorio in studio è stato non solo la provincia di Siracusa ma anche i singoli 21 comuni della provincia oltre che particolari raggruppamenti territoriali della provincia quale il SIN di Priolo (costituito dai 4 comuni di Augusta, Melilli, Priolo e Siracusa) e l’area ad elevato rischio di crisi ambientale (SIN e i 2 comuni di Floridia e Solarino). Sono stati elaborati esclusivamente Tassi Standardizzati per età sulla popolazione Europea (TSE) perché i tassi grezzi non tengono conto del continuo aumento dell’Indice di Vecchiaia.

INCIDENZA

Rispetto alla provincia di Siracusa (TSE 396,8), nei maschi il SIN di Priolo (430,1) e l’area a rischio (416,3) presentano tassi di incidenza del totale dei tumori escluso cute non melanomatosa più alti, con una differenza statisticamente significativa. Il dato provinciale è comparabile a quello regionale (391,0), mentre è significativamente più basso di quello italiano (473,9).

Nelle femmine i tassi di incidenza del SIN di Priolo (313,9) e dell’area a rischio (307,7) sono comparabili a quelli della provincia di Siracusa (299,1), mentre quest’ultima ha un TSE significativamente inferiore a quello della regione (312,9) e dell’Italia (346,1).

Mentre l’incremento di incidenza nella provincia (valutato con l’APC o cambio percentuale annuo, APC=+3,0%, IC95%=[0,7; 5,3]) tra le donne è in linea con quello osservato nel Sud Italia, ma in controtendenza con quello italiano (stabile) ed è attribuibile agli aumenti del tumore del polmone (effetto delle crescenti abitudini al fumo), della mammella (effetto di anticipazione diagnostica dello screening) e della tiroide (aumento degli esami diagnostici), la stabilità osservata tra i maschi (APC=+0,7%, IC95%=[-5,8; 7,6]), è in “ritardo” rispetto al trend nazionale, dove è già in calo, grazie al minore carico di tumore del polmone e della prostata.

Riguardo alle singole sedi più frequenti, in provincia di Siracusa, il tumore del colon-retto mostra un lieve aumento non statisticamente significativo sul periodo nei maschi e una lieve riduzione non statisticamente significativa nelle femmine; il tumore del polmone come già detto diminuisce in modo non statisticamente significativo nei maschi ed aumenta nelle femmine in maniera statisticamente significativa; il tumore della mammella femminile mostra un trend in aumento (statisticamente significativo); il tumore della prostata aumenta senza che l’incremento però raggiunga la significatività statistica; il tumore della vescica come per il polmone  diminuisce nei maschi ed aumenta nelle femmine; il tumore tiroideo aumenta in entrambi sessi (al limite della significatività statistica negli uomini). Solo per la sede prostata, il SIN Priolo ha mostrato un tasso significativamente più alto rispetto alla provincia di Siracusa.

MORTALITA’

Riguardo la mortalità, nei maschi il tasso standardizzato sulla popolazione europea per il totale dei tumori escluso cute non melanomatosa del SIN Priolo (210,3) è significativamente più alto rispetto alla provincia (197,3), mentre l’area a rischio (206,9) mostra valori comparabili. Come per l’incidenza, anche per la mortalità il tasso provinciale è comparabile a quello regionale (199,0), mentre è significativamente più basso di quello italiano (217,9). Nelle femmine i tassi del SIN (118,8) e dell’area a rischio (117,1) presentano valori comparabili alla provincia (114,9) e il tasso provinciale è in linea con quello regionale (116,8) e significativamente inferiore a quello nazionale (123,9). Nella provincia di Siracusa si evidenzia per i maschi, come in Italia, un trend di mortalità in diminuzione anche se non significativo (APC=-1,0%, IC95%=[-2,9; 0,9]), mentre aumenta nelle femmine anche se non in maniera statisticamente significativa (APC=+1,8%, IC95%=[-2,4; 6,2]), dato diverso a livello nazionale dove è già in leggera diminuzione la mortalità.

I dati elaborati dal RTP, in conclusione, confermano la necessità che si avviino al più presto i previsti interventi di bonifica ambientale, saranno da oggi a disposizione sul sito dell’Asp di Siracusa e verranno utilizzati per la prossima programmazione degli interventi sanitari che l’Azienda metterà in campo nel settore della cura e della prevenzione delle malattie oncologiche.

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