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Siracusa, la tela del Caravaggio ha preso la via di Roma

Ha preso la via di Roma il dipinto del Caravaggio “Il seppellimento di Santa Lucia”. Le operazioni di trasferimento sono iniziate di buon mattino alla chiesa di santa Lucia alla Badia dove il dipinto è stato esposto sull’altare. Il viaggio nella capitale era stato programmato già nel mese di giugno, quando i tecnici dell’istituto centrale di restauro, giunti da Roma ma anche da Palermo hanno verificato le condizioni della grande tela caravaggesca. In quella circostanza, gli esperti hanno osservato con attenzione le condizioni del dipinto sostenendo non vi fosse alcuna necessità di intervenire in maniera sostanziale. Però, fu detto che occorreva comunque trasportare il quadro a Roma per analizzarlo in ogni suo aspetto.

Dietro al trasferimento del dipinto di Caravaggio c’è chi sospetta ci possa essere il disegno del Mart di Rovereto e del suo direttore, il professore Vittorio Sgarbi, di approfittare della situazione per realizzare la mostra già programmata da un anno. Ma il comitato che si oppone al prestito al museo di Rovereto sostiene che, il programmato viaggio a Roma del dipinto, non vuol affatto dire che la partita sia definitivamente persa. Anzi, sono in corso interlocuzioni e approfondimenti giuridici che non consentono ad alcuno a cantare vittoria.

Sono tante le ripercussioni relative alla partenza della tela del Caravaggio per Roma. Il primo a commentare sui social è il professore Paolo Giansiracusa che ricorda il parallelismo con le spoglie di Santa Lucia. “Intorno all’anno mille portarono via le spoglie – dice Giansiracusa – Oggi è la volta dell’icona del Caravaggio”, per poi chiedersi se questa può dirsi democrazia.

 “L’epilogo di questa vicenda – sottolinea il parlamentare regionale Cafeo – rappresenta in pieno l’idea di gestione dei Beni Culturali del Governo, ovvero totalmente improvvisata. Avevamo chiesto chiarimenti – prosegue Cafeo – e soprattutto garanzie per l’opera e per gli accorgimenti di sicurezza che ci avevano promesso, non abbiamo ottenuto nulla ma in compenso per accontentare gli amici si è comunque fatta partire, nonostante la contrarietà espressa chiaramente della città”.

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