Siracusa, legittimo il trasferimento del direttore del pronto soccorso
Il trasferimento temporaneo del dirigente del pronto soccorso dell’ospedale Umberto primo, è stata oggetto di un’azione legale del sindacato dei medici, Cimo, per comportamento antisindacale contro l’Asp di Siracusa, in ordine al trasferimento temporaneo del dottore Carlo Candiano al Pronto soccorso di Avola. Il giudice del Lavoro del Tribunale di Siracusa ha statuito che, nel disporre il trasferimento temporaneo, la direzione dell’Asp di Siracusa non ha posto in essere alcuna condotta antisindacale.
Con decreto del 5 luglio, il giudice del Lavoro ha dato ragione all’Azienda ritenendo esclusa la sussistenza dei presupposti della condotta antisindacale, dichiarando cessata la materia del contendere, condannando il sindacato dei Medici CIMO al pagamento del 50 per cento delle spese processuali sostenute dall’Asp di Siracusa.
Secondo la CIMO, l’Azienda, prima di trasferire il dottore Candiano, avrebbe dovuto chiedere il preventivo nulla osta dell’organizzazione sindacale di appartenenza. Trasferimento, che il giudice ha riconosciuto essere stato effettuato dall’Azienda in via temporanea esclusivamente per esigenze epidemiologiche, considerate la situazione di criticità del momento nel Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I per l’emergenza covid-19 – Peraltro, risulta agli atti che il dottore Candiano non ha manifestato espressa contrarietà a tale trasferimento avendo, per converso, dimostrato gratitudine per l’opportunità che gli era stata fornita.
L’Azienda, in tale situazione del tutto eccezionale, aveva fatto prevalere, nel bilanciamento degli interessi, il diritto alla salute rispetto al diritto alla libertà sindacale e disponendo, una volta superata la situazione emergenziale al Pronto soccorso di Siracusa, il reintegro del dottore Candiano nel suo originario posto di lavoro con effetto immediato.