Siracusa, M5Stelle: “14 anni di tassazione sui rifiuti illegittimamente maggiorata?”
Con un comunicato stampa diffuso a tappeto, il MoVimento 5 Stelle ed il Meetup Siracusa, interviene su una questione abbastanza seria e delicata. Scrive il Movimento di Grillo: “Sollecitati dall’Associazione “Amici del Tivoli”, pongono all’attenzione di cittadinanza e amministrazione comunale lo stato cui sono sottoposti i residenti della “Contrada Tivoli” (famosa per condizioni di invivibilità e disservizi), con riferimento alla tassazione sui rifiuti vigente dal 2003 (TARSU, TARES, e TARI). Una battaglia intrapresa con il Comune prima verbalmente e, dal 2010, a seguito della visione dei documenti contrattuali tra Comune ed il Gestore del servizio di raccolta rifiuti IGM, con una formale diffida. Secondo l’Associazione, la contrada Tivoli si troverebbe all’esterno del perimetro ed in nessuna delle zone di fatto servite che il comune identifica in Cassibile, Targia e Belvedere.
“Il Comune di Siracusa e l’Ufficio Tributi, per quanto concerne la TARSU, avrebbero dovuto applicare l’articolo 14, comma 2, punti “a, b, c” del regolamento comunale secondo una crescente distanza fra abitazione rientrante nella perimetrazione e cassonetto più vicino?
[articolo 14 comma 1, 2, TARSU]
“Dal 2003 al 2009, se il comma 9 dell’articolo 14 dello stesso regolamento prevede la riduzione della tassa di un ulteriore 60% in caso di raccolta dei rifiuti stagionale, per quale motivo il Comune avrebbe emesso per tutto questo tempo cartelle a tariffa intera?
[articolo 14 comma 9, TARSU]
“Se i vari Regolamenti Comunali prevedono che, quando un’abitazione si trova distante oltre i mille metri dal più vicino cassonetto la zona si intende non servita, per cui il cittadino avrebbe diritto alla riduzione presentando apposita richiesta, per quale motivo nonostante numerosi residenti di Tivoli abbiano inoltrato tale richiesta tramite l’Associazione, il Comune ha riscontrato che la zona è servita, negando la riduzione?
[art. 18 TARES E TARI]
“È impensabile che ogni cittadino debba ricorrere alle commissioni tributarie per ottenere le riduzioni previste, sostenendo oneri rilevanti.
Quattro i casi di nostra conoscenza di residenti in contrada Tivoli rivoltisi alla Commissione Tributaria Provinciale, tutti rigettati per quanto concerne l’eccessiva distanza fra abitazione e cassonetto oltre i mille metri; In tutti e quattro casi i cittadini hanno fatto ricorso alla Commissione Tributaria Regionale con i seguenti esiti:
– nel 1° dei quattro casi il ricorso è stato accolto;
– nel 2° caso è stato rigettato perché alla presentazione del ricorso erano decorsi 60 giorni dal recapito della cartella esattoriale;
– nel 3° caso, udienza del 06.12.2016, la sentenza deve ancora essere depositata;
– nel 4° caso l’udienza deve essere ancora fissata.
Appare paradossale che, chi nel 2013 acquista casa dal cittadino relativo al 1° caso sopra descritto, nel presentare domanda al comune per ottenere la riduzione per l’eccessiva distanza dal cassonetto (allegando alla richiesta la sentenza del ricorso accolto ottenuta dal vecchio proprietario) si veda rispondere dal dirigente del settore che per ottenere la riduzione debba anche lui rivolgersi alla Commissione tributaria Provinciale.
Attualmente, per quanto concerne le riduzioni per il Servizio di Raccolta dei rifiuti come previste dall’art. 18 i residenti di Tivoli si dicono sottoposti ad una situazione insostenibile, mentre per il mancato Servizio di Spazzamento l’Associazione Amici del Tivoli ci fa sapere che lo stesso comune riconosce la riduzione ai cittadini che ne abbiano fatta richiesta. Forse ciò accade perché la riduzione prevista è del solo 10% a fronte di una riduzione dell’80% prevista per il Servizio di Raccolta rifiuti quando la distanza tra punto di raccolta e abitazione è di oltre 1000 metri? Per quale motivo il Comune costringe così tanti cittadini (i più attenti) a presentare richiesta di riduzione per la mancata attuazione del Servizio di Spazzamento rifiuti se lo stesso Comune è consapevole che detto servizio non viene svolto dal 2003 come evidenziato dall’Associazione?
“Già nel Dicembre del 2014 il nostro portavoce all’ARS Stefano Zito sollevò il problema con un’interrogazione rivolta al Presidente della Regione, all’Assessore per il Territorio e l’Ambiente e all’Assessore per l’Energia e i Servizi di Pubblica Utilità senza mai ricevere alcuna risposta. Lo stesso interpellava poi l’assessore comunale Coppa dal quale però ad oggi non ha ricevuto alcun chiarimento”.