Siracusa nel caos: il ricorso al Tar di Reale e la speranza dei cittadini di ritornare a votare
Un’azione silenziosa. Uno stile diverso dallo schiamazzo che siamo abituati ad ascoltare, ma nella serietà di chi punta alla sostanza e non alla forma. Nel ricorso presentato dal portavoce di Progetto Siracusa Ezechia Paolo Reale, candidato a sindaco, si chiede di annullare l’elezione del sindaco e del consiglio comunale per le irregolarità nei verbali delle operazioni elettorali del primo turno in 74 sezioni su 123. Nel ricorso sono evidenziate, in svariate sezioni, circostanze su voti fantasma o schede introdotte nell’urna dopo essere state votate da persone estranee al seggio elettorale.
«Ho chiesto il ripristino della democrazia – commenta Ezechia Paolo Reale – che passa dalla regolarità delle operazioni di voto e di scrutinio. Troppe le sezioni nelle quali esistono anomalie, compresi voti mancanti rispetto al numero di elettori e voti in numero maggiore di quello degli elettori stessi. Il risultato elettorale così come proclamato non rispecchia l’effettiva espressione del voto dei cittadini di Siracusa».
La città di Siracusa è nel caos. La riflessione ci fa ritornare alla memoria collettiva con le schermaglie e i tradimenti che si sono registrati durante le ultime consultazione amministrative per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale di Siracusa. Agli effetti pratici, il gioco delle alleanze è sfuggito di mano anche ai più preparati strateghi di partiti e movimenti in lizza. I contraccolpi stanno ora causando un’appariscente e scadente attività della politica a più livelli, con un consiglio comunale senza anima in un gioco meschino alla ricerca delle poltrone. Con quali conseguenze e danni collaterali per gli interessi dei cittadini è ancora presto per valutarlo. I più ottimisti pensano che al massimo potrà provocare un nuovo disastro, ma peggio di così è davvero difficile riuscirci. Si dice che al peggio non c’è fine, ma anche al meglio, però. E cosa può essere peggiore di un’amministrazione che ha fallito nel programma e che non riesce nemmeno a risolvere il problema dei rifiuti, di strade piene di buche, della mobilità senza i bus, la gestione degli asili nido, la mancanza di un respiro politico-amministrativo capace di farci uscire dal pantano dell’immobilismo in cui ci hanno relegato i compari di quest’amministrazione comunale?
I tatticismi finora messi in campo hanno creato solo polemiche e guerra tra bande rivali, mentre lasciano i cittadini delle periferie fuori dalla vita economica e sociale con la sola funzione di serbatoi di voti. La popolazione si aspetta fatti e non parole, non vogliono sentir parlare di veleni e colpi bassi. Soprattutto cercano le rassicurazioni di una semplice amministrazione ma efficace della città, magari con piccoli interventi per assicurare i servizi minimi indispensabili, come la circolazione stradale, la segnaletica orizzontale, verticale e luminosa efficiente. L’apertura degli asili nido, il servizio bus in un gioco di “faccende”, la sistemazione di tante scuole, dove piove e le condizioni sono davvero pessime. Strade abbandonate e invase da topi, gatti e cani randagi, spazzatura e sudiciume dappertutto, l’ordine pubblico scadente e le risse per strada sono all’ordine del giorno, con abusivi che invadono ogni angolo della città. I senzatetto sbucano dai vicoli come fantasmi e nessuno si accorge se tanti nostri simili dormono sotto i portici e vivono di stenti, ma questa è la nostra falsa carità.
Di posti di lavoro manco a parlarne, mancano i progetti mentre l’economia muore. La mobilità in città è in perenne crisi. Di nuove opere non si parla, e così la città muore dell’indifferenza generale. Forse sarà lo stesso uomo politico, oltre che giurista, chiamato Ezechia Paolo Reale, colpito alle spalle da chi aveva la sua fiducia a farci uscire dalle secche dell’inefficienza per ritornare a votare tentando stavolta di non farci ingannare da una bicicletta elettrica che girava per la città, diffondendo il falso profumo della buona politica, per poi sparire insieme alle false promesse.
Concetto Alota