Siracusa, operatore Infopoint inizia sciopero della fame
Un dipendente dell’ex Provincia regionale di Siracusa ha avviato lo sciopero della fame. Alberto Scuderi, che appartiene alla Rsu dell’ente pubblico, digiunerà per la durata di otto ore dalle ore 16 di oggi alle ore 12 di giovedì 6 novembre, corrispondenti agli otto giorni lavorativi imposti “ciclicamente” dai vertici della Provincia Regionale al personale infopoint.
“E’ stato inutile ogni mio tentativo di far riflettere i responsabili del servizio infopoint – afferma Scuderi – che continuano a non consentire ai lavoratori il riposo al settimo giorno di lavoro come previsto dalla Costituzione e dai contratti di lavoro”. Alla fine dello sciopero, si recherà in Procura, dove richiederà di verificare anche tutte le dichiarazioni rilasciate dalla parte datoriale sotto giuramento dinanzi al Giudice del Lavoro, Guglielmino.
“Inizio questo sciopero della fame con le lacrime agli occhi – dice il sindacalista – Sono le lacrime di rabbia di un dipendente pubblico che da 24 anni è a servizio del proprio Ente e del territorio e che ha sempre svolto i propri doveri al massimo delle proprie possibilità. Non mi sono mai fossilizzato dietro una scrivania, e ho tentato di accrescermi, svolgendo diversi compiti e sfruttando diverse occasioni in seno all’Ente. Il concorso interno per individuare personale che parlasse le lingue straniere né è un esempio, ma nonostante Siracusa risulti la città a maggiore incremento turistico d’Italia, il servizio infopoint è stato ridimensionato, dequalificato, ed il personale economicamente impoverito. Spiace constatare che fino alcuni mesi addietro questi lavoratori erano definiti il “fiore all’occhiello dell’Ente”, poi con la gestione Commissariale sono stati riclassificati tra le promesse incompiute del Presidente pro tempore, affermazione che, alla luce di possibili errori gestionali-contabili, mina la reputazione dei Lavoratori, i quali hanno partecipato ad un bando pubblico e pur continuando a prestare sempre gli stessi servizi, con gli stessi doveri, hanno invece meno diritti”.
I lavoratori infopoint e GPG, dopo aver presentato una richiesta di consolidamento delle 36 ore svolte in via non meramente occasionale per oltre 3 anni, hanno forse creato un certo imbarazzo su chi su tali ore avrebbe dovuto vigilare e gestire diligentemente. È proprio in questo momento di spending review che gli Amministratori dovrebbero investire sul personale.