Siracusa, “operazione Beta”: scarcerato Roberto Cappuccio e posto ai domiciliari
Il Gip del tribunale di Messina, accogliendo l’istanza degli avvocati difensori Antonino e Bruno Leone, sulla scorta della tesi difensiva e delle indagini svolte dalla difesa, ha ritenuto attenuate le esigenze cautelari, ed ha disposto la revoca della custodia cautelare in carcere modificandola in arresti domiciliari. Sodisfatti parzialmente i difensori che attendono fiduciosi la fissazione del Tribunale del Riesame
Roberto Cappuccio, l’imprenditore siracusano, 52 , coinvolto nell’operazione antimafia denominata “Beta”, scattata la scorsa settimana su coordinamento della direzione distrettuale antimafia di Messina e l’operatività dei carabinieri del Ros, aveva subito riferito al gip del tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato, davanti al quale è comparso per rogatoria, la propria versione dei fatti, che diverge rispetto a quella per la quale è finito in carcere con l’accusa di tentata estorsione in concorso ai danni di un imprenditore messinese con l’aggravante del metodo mafioso. Ora, la conferma della tesi difensiva. Cappuccio ha sostanzialmente rigettato ogni addebito sostenendo di essere, al contrario, egli il destinatario di un tentativo di truffa da colui che oggi è considerata una vittima. Ha prodotto parecchi riscontri documentali e testimoniali a sostegno della propria tesi, convinto di potere venire fuori da questa storia in maniera definitiva.
C.A.