Siracusa. Ordine dei Medici: incontro su come affrontare il Coronavirus”
Ieri sera, nella sede dell’Ordine, dove il presidente Anselmo Madeddu e il Consiglio hanno convocato il 2° incontro operativo per gli addetti ai lavori impegnati in prima linea per prevenire ed affrontare al meglio eventuali casi di contagio da Coronavirus.
I medici siracusani, provenienti da tutta la provincia, hanno dimostrato di voler meglio conoscere le direttive ministeriali e regionali per applicarle in maniera univoca, non lasciando spazio ad interpretazioni e senza creare eccezioni.
Oggetto del partecipato dibattito sono state le “Misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 2019 , contenute dall’Ordinanza del presidente della Regione Siciliana, contingente e urgente n.1 del 25 febbraio 2020”.
Chiarite le definizioni di “Zona rossa” e “Zona gialla”. Sostanzialmente nella prima rientrano i comuni indicati dalle circolari, dove si sono registrati focolai di contagio, mentre al secondo macro-insieme appartengono le regioni dove tali cluster sono stati individuati. A tal proposito sono state date, in particolare ai medici di base, le indicazioni su come agire con i propri pazienti.
Nel caso di pazienti provenienti dalla zona rossa dovranno comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente, che stabilirà eventuale isolamento in quarantena, attiverà l’assistenza dovuta e produrrà la certificazione per l’astensione dal lavoro, in triplice copia: una verrà indirizzata all’Inps, al datore di lavoro e al medico curante.
I pazienti provenienti dalla zona gialla, invece, in assenza di sintomatologia non devono osservare l’isolamento. Ma per ogni dubbio possono contattare telefonicamente il medico di base, che provvederà ad un triage telefonico e in caso di necessità consiglierà l’attivazione delle procedure del caso.
“ La mission di un Ordine professionale- ha spiegato Anselmo Madeddu, presidente ODM di Siracusa- è sicuramente quello di fungere da guida nell’esercizio della professione, per questo stiamo dedicando molta formazione-informazione a questo tema di grande attualità, ma al centro del nostro lavoro viene sempre al primo posto la tutela della salute dei cittadini, che sta a cuore a tutti noi e lo abbiamo dimostrato con la massiccia partecipazione di oggi a questo incontro”.
“Il primo appello alla cittadinanza è quello di non affollare, in caso di sospetto contagio, i pronto soccorso, le guardie mediche e gli ambulatori dei propri medici, ma di seguire le indicazioni che stiamo fornendo. Quindi, prima di tutto la telefonata al proprio medico, che suggerirà l’iter da avviare. Siamo pronti ad evitare la diffusione del virus, anche perché in prossimità del Pronto soccorso abbiamo allestito un MPA, un presidio medicalizzato attrezzato, dove sarà eseguito un primo screening a tutti i pazienti che presentano una sintomatologia influenzale, che non è ricordiamo necessariamente riconducibile a Coronavirus, dato che in questo periodo siamo ancora in balia dell’influenza stagionale. L’acutezza dei sintomi ci avverte se qualcosa deve o meno preoccuparci”.
Madeddu, poi, ha tranquillizzato anche i medici che non sono riusciti a reperire le mascherine anti-virali. “La Protezione civile- ha informato- ha preso in mano la situazione e a giorni distribuirà i dispositivi alle aziende sanitarie, che a loro volta li distribuiranno agli operatori”. “Insomma – conclude Madeddu- la potenziale emergenza non ci troverà impreparati”.