Siracusa, pesce congelato venduto per fresco: ristoratore sanzionato
Nell’ambito di un’intensa attività di vigilanza sulle attività illecite perpetrate in materia di pesca, personale militare della Capitaneria di Porto di Siracusa ha portato a termine una grossa operazione di polizia marittima che ha permesso, a seguito di un accurata attività preventiva di indagine, non solo di sanzionare pescatori subacquei di frodo intenti alla pesca in orario notturno, ma soprattutto di accertare gravi mancanze in capo ad un locale esercizio commerciale.
In particolare, nella tarda serata di giovedì, in località contrada Isola del Comune di Siracusa, i militari hanno intercettato un cittadino italiano che, con la complicità di altre persone, era intento alla pesca subacquea notturna, espressamente vietata, con l’ausilio di bombole. Il personale militare operante, appostandosi in un punto strategico, ha atteso che il sub risalisse per constatare nell’immediatezza l’attività illecita, bloccandolo poi tempestivamente una volta salito sul proprio mezzo.
Tre le violazioni contestate al pescatore sportivo delle norme che disciplinano la pesca subacquea per un totale di € 3000,00 in sanzioni amministrative. Confiscata tutta l’attrezzatura utilizzata nonché il frutto dell’attività illecita per complessivi kg 20 tra cernie e saraghi. Tutto il pescato, sottoposto a visita veterinaria da parte di medici dell’A.S.P. 8 di Siracusa, veniva dichiarato idoneo al consumo umano e, pertanto, come previsto, devoluto in beneficienza presso Istituti caritatevoli della città.
A seguito dell’attività, lo stesso personale riusciva a risalire all’esercizio commerciale all’interno del quale presumibilmente i soggetti fermati pochi giorni prima avevano trovato rifugio per le loro attività. Questa mattina, pertanto, recatisi congiuntamente a personale della locale A.S.P. 8 presso un noto ristoratore della medesima zona, i militari hanno rinvenuto pescato privo di qualsiasi documentazione dalla quale si potesse ricostruire la tracciabilità e dunque risalire alla provenienza.
Ma, fatto ancor più grave, veniva rinvenuto un ingente quantitativo di pesce surgelato proposto all’ignara clientela “a caro prezzo” come fresco.
Per tale ragione, il titolare è stato denunciato e deferito all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art. 515 del codice penale per frode nell’esercizio del commercio.