Siracusa presenta la candidatura di capitale italiana per il 2024
Il sindaco Francesco Italia e l’assessore Fabio Granata hanno presentato la Candidatura della nostra città a Capitale Italiana di Cultura per il 2024. “Siamo ben consapevoli – spiega Granata – delle grandi opportunità che tale decisione determinerà, cosi come diamo per scontate le polemiche e le ironie dei soliti “intellettuali” dello scoglio. Ma il nostro non sarà solo un progetto che racconterà’, a una autorevole Commissione ministeriale, la storia unica e smagliante di Siracusa, una città importante fin dalla sua Fondazione nel 734 a.c, un palinsesto di paesaggi culturali materiali e immateriali che hanno portato nel 2005 al suo inserimento nella W.H.L. Unesco in seguito a una grandiosa stagione di recuperi monumentali
Sarà soprattutto un progetto di Coesione sociale e comunitaria per contribuire a diffondere tra i cittadini siracusani le ragioni profonde della loro comune identità. Un’identità che affonda le radici in quel fenomeno storico di portata eccezionale denominato colonizzazione greca di Occidente ma che ha sempre declinato la sua natura più profonda in una capacità unica di innovazione e dinamismo che, per certi versi, ha anticipato di secoli il Rinascimento italiano, sia attraverso l’epopea federiciana che successivamente nella meravigliosa fioritura culturale della Siracusa catalana.
Siracusa in passato “l’Atene d’Occidente”, anche in età medievale e nei secoli in cui Roma sprofonda nel degrado e nell’oblio, viene insignita del titolo di capitale occidentale dell’Impero Bizantino: tra X e XI secolo si conferma a Siracusa il ruolo di città ponte tra Oriente e Occidente ma si riafferma anche, con questa ulteriore dislocazione della prospettiva, ora centrata su Costantinopoli, il carattere erratico della Identità siciliana.Ogni epoca insomma, come ci ha magistralmente insegnato Beppe Voza, come tassello di un mosaico prezioso che arriva ai nostri giorni”.
Entro agosto sarà insediato un ampio e qualificato Comitato promotore con la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali e associativi che vogliano dare un contributo, iniziando dalla Soprintendenza, dalle Direzioni del Parco e dei Musei, dall’Inda e dalla Università, dal mondo accademico e scolastico, dall’associazionismo imprenditoriale e culturale, dalla Chiesa.
Sarà solo un primo passaggio per arrivare a condividere attraverso un metodo partecipato, e con l’aiuto di importanti partner esperti di Politiche culturali, il Racconto della nostra Città e il calendario di eventi per l’intera stagione 2024, un dossier che andrà depositato al Ministero per i Beni e le Attività culturali entro il 19 ottobre.
“A chi ci fa notare che nel 2024 un eventuale successo sarà gestito da altra Amministrazione – prosegue Granata – rispondiamo che non importa poiché la cittadinanza attiva si occupa da sempre dello spazio pubblico, al si sopra e oltre chi lo governa nella contingenza. E’ una lezione che proviene dalle nostre radici di greci d’occidente, uomini consapevoli che la Eredità dei Padri va sempre “riconquistata” per essere davvero posseduta. Con questo spirito iniziamo quest’impresa con animo fermo e ben oltre le scontate polemiche e i “nemici della contentezza” in servizio permanente effettivo”.