Siracusa, presentato il progetto del nuovo ospedale
Un ospedale Dea di secondo livello con 425 posti letto. Questo il progetto illustrato nell’aula magna del liceo Einaudi, dal responsabile dello studio Plicchi di Bologna, che si è aggiudicato il concorso d’idee, coordinato dal commissario straordinario per il nuovo ospedale, il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto.
Il nuovo ospedale sarà realizzato su un’area che fiancheggia la strada statale 124, a pochi passi dallo svincolo autostradale. Sarà eretto su tre piani con camere singole, luce naturale, percorsi separati tra degenti e visitatori. Tra le caratteristiche, la presenza di in un parco urbano di 16mila metri quadrati con specchi d’acqua per 18 mila metri quadrati.
Il progettista ha spiegato nel dettaglio il progetto che prevede la realizzazione di 34 ambulatori, due sale tac, quattro di radiografia, altrettanti di ecografia, una mammografia e risonanze magnetiche. Percorsi differenti sono previsti per il pronto soccorso. Al primo piano, ci sarà l’area materno-infantile con possibilità di parto in acqua. Ci saranno quattro sale travaglio una terapia intensiva neonatale, con sei posti, undici per neonatologia. Il blocco operatorio sarà dotato di dodici sale di cui una radiologica, una robotica. Al secondo piano e al terzo 288 camere singole di 18 metri quadrati con toilette. Ogni camera, nel corso del tempo, può trasformarsi con pareti prefabbricate in camera per infetti e immunodepressi.
Nel suo intervento, il presidente della regione, Nello Musumeci, ha spiegato l’iter del nuovo ospedale: “Invitammo al palazzo Regione il sindaco nel 2018 per risolvere i problemi che ostacolavano la realizzazione del progetto per il nuovo ospedale di Siracusa. D quel momento è iniziata la sinergia e il gioco di squadra tra rappresentanza parlamentare nazionale, regionale e Prefettura. Con il presidente consiglio è bastata una telefonata di appena 50 secondi per scegliere il prefetto Scaduto quale commissario perché capace di non farsi condizionate dalle sfide. In Sicilia, purtroppo, spesso si mandano a monte progetti e opere pubbliche a causa di veti incrociati che, nel caso specifico, per 50 anni hanno bloccato l’ospedale di Siracusa.
Per il presidente Musumeci adesso inizia “La fase più difficile nella quale non dobbiamo lasciarci condizionare da niente e da nessuno. Basta col partito della rassegnazione, cominciamo una partita lunga e difficile ma la vinceremo”.