Siracusa, Princiotta: “Ombre pesanti sul bilancio del Comune”
“La decisione di convocare questa conferenza stampa l’abbiamo assunta perché sinceramente preoccupati delle pesanti ombre che si addensano sul bilancio e sulle casse del Comune di Siracusa. Ombre che se non illuminate adeguatamente, non chiarite, non risolte possono mettere in discussione realmente la validità e l’efficacia dei bilanci che sono stati e saranno approvati. La stessa Corte dei Conti non potrà che prendere atto di alcune palesi e gravi irregolarità e assumere i provvedimenti conseguenti. Ci riferiamo in particolare e nello specifico a due questioni dirimenti”. L’affermazione è della consigliera comunale Simona Princiotta, la quale, ha incontrato la stampa insieme con il parlamentare nazionale Pippo Zappulla.
“La prima attiene – è scritto in un documento diffuso alla stampa – alla regolarità dei provvedimenti assunti dalla giunta e dal Consiglio comunale con il parere e la firma del Dott. Migliore nella qualità di Dirigente. Riteniamo, infatti, che il contestuale ruolo di dipendente e di dirigente, ovvero controllato e controllore non è né giuridicamente né eticamente sostenibile e compatibile. Il dott. Migliore doveva sciogliere questo nodo e risolvere la questione a suo tempo quando gli fu inopinatamente affidato il ruolo di dirigente (ruolo apicale assunto con una scelta forzata e discutibile dall’Amministrazione non essendo né previsto né obbligata a farlo). Ma tant’è, nel momento in cui gli viene affidato l’incarico, il dott. Migliore doveva risolvere l’incompatibilità e, aggiungiamo, qualcuno (Sindaco o chi per lui) gli avrebbe dovuto chiedere e pretendere che lo facesse. Non averlo fatto, a nostro avviso, pone dei serissimi dubbi sulla validità dei pareri espressi e delle modifiche apportate sulle delibere e sui provvedimenti assunti e, di conseguenza, sulla concreta e reale efficacia degli stessi. Da verifiche effettuate, peraltro, in discussione pure la stessa validità della delibera con cui l’Amministrazione e il Consiglio comunale ha assunto la tassa comunale sui rifiuti. In tal senso chiediamo, con carattere di obiettiva urgenza, che la Giunta in autotutela sospenda l’efficacia di tutti i provvedimenti assunti con la firma e il parere vincolante del dott. Migliore.
La seconda questione di merito riguarda gli introiti dell’imposta di soggiorno istituita nell’esercizio 2013. L’articolo 163 del Dlg 267 del 2000 che regolamenta l’intera materia, infatti, obbliga le amministrazioni ad un utilizzo mirato e, soprattutto, ad una precisa gestione delle risorse stesse. In caso di ‘esercizio provvisorio e gestione provvisoria’ la norma impone all’amministrazione di prevedere la spesa in ‘dodicesimi’ rispetto all’anno precedente. L’amministrazione Comunale di Siracusa, invece, nel 2014 ha impegnato sotto la stessa voce la somma di 1 milione e 200 mila euro mentre la legge imponeva ed impone in ratei di dodicesimi in relazione a quanto previsto nel 2013 ovvero poco piu’ di 100 milioni. Una differenza enorme ed incomprensibile. Emerge, quindi, non solo una gestione non oculata ma una tanto clamorosa quanto grave violazione dell’art. 163 della citata norma. Tale condizione pone una questione rilevantissima sulla regolarità della spesa e dello stesso bilancio. La violazione è talmente evidente e grave che pone per i funzionari e gli amministratori interessati di dover rispondere in solido per tutto quanto eccede i dodicesimi dei 100 milioni del 2013. Non ci appassiona certo la individuazione dei soggetti – o soggetto – interessati, ma riteniamo certo, a nostro avviso, che questo dovrà avvenire. E al fine di evitare inutili e sterili dispute lo stesso Collegio dei Revisori dei Conti ha accertato la irregolarità e la violazione della legge. Il Collegio, infatti, rispondendo ad un preciso quesito posto in commissione il 28 maggio scorso conferma il mancato rispetto delle previsioni e appunto dell’art. 163 ed invita l’Amministrazione ad attenersi al rispetto delle norme e delle leggi. Nello specifico il Collegio dei Revisori dei Conti dice all’Amministrazione di attenersi al rispetto delle previsioni (cioè 100 milioni) e ad impegnare le somme solo dopo il relativo accertamento al fine di evitare eventuali riflessi negativi sull’anticipazione di tesoreria e sul risultato contabile della gestione dell’esercizio (cioè l’incredibile cifra di 1 milione e 200 mila euro). Esattamente quello che è avvenuto”.