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Siracusa, quattordici beni confiscati alla mafia: nominata la commissione per l’affidamento

Sono quattordici i beni confiscati alla criminalità organizzata, assegnati al Comune capoluogo, pronti per essere destinati e utilizzati. Si tratta di appartamenti, terreni e depositi sottratti alla disponibilità di esponenti o affiliati alle cosche siracusane o a persone a loro riconducibili per i quali i giudici hanno acclarato l’incongruenza dei redditi dichiarati con il possesso di tali beni che proverrebbero dagli introiti delle attività illecite. Beni patrimoniali che, dopo l’iniziale sequestro, sono passati al vaglio dei giudici per essere confiscati e assegnati agli enti pubblici locali per il successivo utilizzo per fini istituzionali o sociali. 

In tale prospettiva, il sindaco ha emesso venerdì una determinazione con cui ha disposto la nomina della commissione per l’affidamento di questi beni confiscati. L’atto è conseguenziale all’approvazione del regolamento per la destinazione e l’utilizzo dei beni, approvato dal commissario straordinario il 29 settembre 2020. Con il regolamento sono stati stabiliti i principi e disciplinati modalità, criteri e condizioni per la concessione in uso a terzi degli immobili confiscati. Nel documento si fa presente che il Comune, applicando il codice delle leggi antimafia, promuove l’utilizzo dei beni a fini sociali e occupazionali “come strumento di sviluppo e di riscatto del proprio territorio”. La concessione del bene è finalizzata alla realizzazione di attività sociali al servizio del territorio per rafforzare la cultura della legalità e offrire un’opportunità di sviluppo e di lavoro. L’obiettivo è di creare luoghi di aggregazione per contrastare il disagio sociale e l’emarginazione. 

Il regolamento che prevede la nomina della commissione, quale organo consultivo composto di tre membri, che dura in carica per tutto il mandato del sindaco. 

Presidente della commissione è stato nominato Salvatore Correnti, dirigente del settore Gestione beni demaniali e patrimoniali. Gli altri due componenti sono Enzo Miccoli, dirigente del settore Affari istituzionali e Polizia municipale, e Marcello Dimartino, dirigente del settore Pianificazione urbana, valorizzazione patrimonio immobiliare. 

Nell’elenco da cui la commissione dovrà procedere all’affidamento dei beni confiscati vi sono un appartamento in viale Scala Greca di129 metri quadrati con annesso garage che dovrebbe avere una destinazione per fini istituzionali come avvenuto per l’immobile di via Bainsizza, nella Borgata Santa Lucia, destinato per la prima volta ad ospitare un iniziativa di tipo sociale. In quest’immobile, ristrutturato con finanziamento tratto dai Pon Legalità, per un importo totale di 836mila euro interamente a fondo perduto, nasce un’accademia sartoriale. 

Tra gli altri beni confiscati alla mafia e affidati al Comune, ci sono un terreno di 5mila metri quadrati in contrada Pizzuta, destinato a utilità sociale; un appartamento al terzo piano e un locale al pianterreno in via Re Ierone II da utilizzare come deposito; un immobile di tre vani in via Grottasanta, uno in via Murri e un altro in via Eveneto tutti da utilizzare a fini sociali; stessa cosa per un terreno in contrada Isola traversa delle Fornaci. Nell’elenco è presente anche un appartamento di 86 metri quadrati in via Alagona, in Ortigia , e un piccolo locale in Largo Medaglia d’oro Ganci. 

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